Concordanze nella Divina Commedia di Dante (beta)
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1. Inferno • Canto I
[22]
E come quei che con lena affannata,
2. Inferno • Canto II
[48]
come falso veder bestia quand’ ombra.
[132]
ch’i’ cominciai come persona franca:
3. Inferno • Canto III
[13]
Ed elli a me, come persona accorta:
[30]
come la rena quando turbo spira.
[112]
Come d’autunno si levan le foglie
[117]
per cenni come augel per suo richiamo.
[136]
e caddi come l’uom cui sonno piglia.
4. Inferno • Canto IV
[3]
come persona ch’è per forza desta;
[17]
dissi: «Come verrò, se tu paventi
[87]
che vien dinanzi ai tre sì come sire:
[109]
Questo passammo come terra dura;
5. Inferno • Canto V
[29]
che mugghia come fa mar per tempesta,
[40]
E come li stornei ne portan l’ali
[46]
E come i gru van cantando lor lai,
[79]
Sì tosto come il vento a noi li piega,
[96]
mentre che ’l vento, come fa, ci tace.
[105]
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
[119]
a che e come concedette amore
[126]
dirò come colui che piange e dice.
[128]
di Lancialotto come amor lo strinse;
[142]
E caddi come corpo morto cade.
6. Inferno • Canto VI
[5]
mi veggio intorno, come ch’io mi mova
[6]
e ch’io mi volga, e come che io guati.
[19]
Urlar li fa la pioggia come cani;
[54]
come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.
[72]
come che di ciò pianga o che n’aonti.
7. Inferno • Canto VII
[22]
Come fa l’onda là sovra Cariddi,
[84]
che è occulto come in erba l’angue.
[87]
suo regno come il loro li altri dèi.
[120]
come l’occhio ti dice, u’ che s’aggira.
8. Inferno • Canto VIII
[50]
che qui staranno come porci in brago,
[72]
vermiglie come se di foco uscite
[75]
come tu vedi in questo basso inferno».
9. Inferno • Canto IX
[76]
Come le rane innanzi a la nimica
[112]
Sì come ad Arli, ove Rodano stagna,
10. Inferno • Canto X
[55]
Dintorno mi guardò, come talento
[67]
Di sùbito drizzato gridò: «Come?
[100]
«Noi veggiam, come quei c’ha mala luce,
[109]
Allor, come di mia colpa compunto,
11. Inferno • Canto XI
[18]
di grado in grado, come que’ che lassi.
[21]
intendi come e perché son costretti.
[33]
come udirai con aperta ragione.
[83]
bestialitade? e come incontenenza
[99]
come natura lo suo corso prende
[104]
segue, come ’l maestro fa ’l discente;
12. Inferno • Canto XII
[15]
sì come quei cui l’ira dentro fiacca.
[53]
come quella che tutto ’l piano abbraccia,
[57]
come solien nel mondo andare a caccia.
[127]
«Sì come tu da questa parte vedi
13. Inferno • Canto XIII
[40]
Come d’un stizzo verde ch’arso sia
[45]
cadere, e stetti come l’uom che teme.
[88]
di dirne come l’anima si lega
[99]
quivi germoglia come gran di spelta.
[103]
Come l’altre verrem per nostre spoglie,
[126]
come veltri ch’uscisser di catena.
14. Inferno • Canto XIV
[11]
intorno, come ’l fosso tristo ad essa;
[30]
come di neve in alpe sanza vento.
[99]
or è diserta come cosa vieta.
[105]
e Roma guarda come süo speglio.
15. Inferno • Canto XV
[18]
ci riguardava come suol da sera
[21]
come ’l vecchio sartor fa ne la cruna.
[85]
m’insegnavate come l’uom s’etterna:
[93]
ch’a la Fortuna, come vuol, son presto.
[96]
come le piace, e ’l villan la sua marra».
16. Inferno • Canto XVI
[19]
Ricominciar, come noi restammo, ei
[68]
ne la nostra città sì come suole,
[94]
Come quel fiume c’ha proprio cammino
[110]
sì come ’l duca m’avea comandato,
[133]
sì come torna colui che va giuso
17. Inferno • Canto XVII
[19]
Come talvolta stanno a riva i burchi,
[21]
e come là tra li Tedeschi lurchi
[62]
vidine un’altra come sangue rossa,
[75]
la lingua, come bue che ’l naso lecchi.
[100]
Come la navicella esce di loco
[104]
e quella tesa, come anguilla, mosse,
[108]
per che ’l ciel, come pare ancor, si cosse;
[127]
Come ’l falcon ch’è stato assai su l’ali,
[136]
si dileguò come da corda cocca.
18. Inferno • Canto XVIII
[3]
come la cerchia che dintorno il volge.
[14]
e come a tai fortezze da’ lor sogli
[28]
come i Roman per l’essercito molto,
[37]
Ahi come facean lor levar le berze
[57]
come che suoni la sconcia novella.
19. Inferno • Canto XIX
[47]
anima trista come pal commessa»,
[49]
Io stava come ’l frate che confessa
[63]
e io rispuosi come a me fu imposto.
[86]
ne’ Maccabei; e come a quel fu molle
20. Inferno • Canto XX
[10]
Come ’l viso mi scese in lor più basso,
21. Inferno • Canto XXI
[25]
Allor mi volsi come l’uom cui tarda
[130]
Se tu se’ sì accorto come suoli,
22. Inferno • Canto XXII
[19]
Come i dalfini, quando fanno segno
[25]
E come a l’orlo de l’acqua d’un fosso
[29]
ma come s’appressava Barbariccia,
[39]
e poi ch’e’ si chiamaro, attesi come.
[56]
d’ogne parte una sanna come a porco,
[57]
li fé sentir come l’una sdruscia.
[136]
e come ’l barattier fu disparito,
23. Inferno • Canto XXIII
[3]
come frati minor vanno per via.
[10]
E come l’un pensier de l’altro scoppia,
[38]
come la madre ch’al romore è desta
[49]
come ’l maestro mio per quel vivagno,
[51]
come suo figlio, non come compagno.
[106]
come suole esser tolto un uom solingo,
[119]
come tu vedi, ed è mestier ch’el senta
[120]
qualunque passa, come pesa, pria.
24. Inferno • Canto XXIV
[11]
come ’l tapin che non sa che si faccia;
[19]
ché, come noi venimmo al guasto ponte,
[25]
E come quei ch’adopera ed estima,
[125]
sì come a mul ch’i’ fui; son Vanni Fucci
25. Inferno • Canto XXV
[6]
come dicesse ‘Non vo’ che più diche’;
[41]
come suol seguitar per alcun caso,
[59]
ad alber sì, come l’orribil fiera
[61]
Poi s’appiccar, come di calda cera
[64]
come procede innanzi da l’ardore,
[68]
gridava: «Omè, Agnel, come ti muti!
[79]
Come ’l ramarro sotto la gran fersa
[84]
livido e nero come gran di pepe;
[90]
pur come sonno o febbre l’assalisse.
[132]
come face le corna la lumaccia;
26. Inferno • Canto XXVI
[28]
come la mosca cede a la zanzara,
[39]
sì come nuvoletta, in sù salire:
[57]
a la vendetta vanno come a l’ira;
[87]
pur come quella cui vento affatica;
[89]
come fosse la lingua che parlasse,
[119]
fatti non foste a viver come bruti,
27. Inferno • Canto XXVII
[7]
Come ’l bue cicilian che mugghiò prima
[40]
Ravenna sta come stata è molt’ anni:
[72]
e come e quare, voglio che m’intenda.
[94]
Ma come Costantin chiese Silvestro
[102]
sì come Penestrino in terra getti.
[104]
come tu sai; però son due le chiavi
[121]
Oh me dolente! come mi riscossi
28. Inferno • Canto XXVIII
[12]
come Livïo scrive, che non erra,
[31]
vedi come storpiato è Mäometto!
[111]
sen gio come persona trista e matta.
[119]
un busto sanza capo andar sì come
[132]
vedi s’alcuna è grande come questa.
29. Inferno • Canto XXIX
[79]
come ciascun menava spesso il morso
[83]
come coltel di scardova le scaglie
[122]
gente sì vana come la sanese?
30. Inferno • Canto XXX
[3]
come mostrò una e altra fïata,
[20]
forsennata latrò sì come cane;
[42]
come l’altro che là sen va, sostenne,
[56]
come l’etico fa, che per la sete
[92]
che fumman come man bagnate ’l verno,
[103]
Quella sonò come fosse un tamburo;
[125]
la bocca tua per tuo mal come suole;
[138]
sì che quel ch’è, come non fosse, agogna,
31. Inferno • Canto XXXI
[34]
Come quando la nebbia si dissipa,
[40]
però che, come su la cerchia tonda
[59]
come la pina di San Pietro a Roma,
[81]
come ’l suo ad altrui, ch’a nullo è noto».
[104]
ed è legato e fatto come questo,
[108]
come Fïalte a scuotersi fu presto.
[145]
e come albero in nave si levò.
32. Inferno • Canto XXXII
[2]
come si converrebbe al tristo buco
[16]
Come noi fummo giù nel pozzo scuro
[19]
dicere udi’mi: «Guarda come passi:
[31]
E come a gracidar si sta la rana
[50]
forte così; ond’ ei come due becchi
[127]
e come ’l pan per fame si manduca,
33. Inferno • Canto XXXIII
[20]
cioè come la morte mia fu cruda,
[55]
Come un poco di raggio si fu messo
[70]
Quivi morì; e come tu mi vedi,
[78]
che furo a l’osso, come d’un can, forti.
[98]
e sì come visiere di cristallo,
[100]
E avvegna che, sì come d’un callo,
[122]
Ed elli a me: «Come ’l mio corpo stea
[130]
come fec’ ïo, il corpo suo l’è tolto
34. Inferno • Canto XXXIV
[4]
Come quando una grossa nebbia spira,
[12]
e trasparien come festuca in vetro.
[66]
vedi come si storce, e non fa motto!;
[104]
sì sottosopra? e come, in sì poc’ ora,
[120]
fitto è ancora sì come prim’ era.
35. Purgatorio • Canto I
[39]
ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante.
[72]
come sa chi per lei vita rifiuta.
[92]
come tu di’, non c’è mestier lusinghe:
36. Purgatorio • Canto II
[11]
come gente che pensa a suo cammino,
[34]
Vedi come l’ha dritte verso ’l cielo,
[36]
che non si mutan come mortal pelo».
[37]
Poi, come più e più verso noi venne
[51]
ed el sen gì, come venne, veloce.
[54]
come colui che nove cose assaggia.
[63]
ma noi siam peregrin come voi siete.
[70]
E come a messagger che porta ulivo
[117]
come a nessun toccasse altro la mente.
[124]
Come quando, cogliendo biado o loglio,
37. Purgatorio • Canto III
[5]
e come sare’ io sanza lui corso?
[9]
come t’è picciol fallo amaro morso!
[13]
lo ’ntento rallargò, sì come vaga,
[33]
che, come fa, non vuol ch’a noi si sveli.
[79]
Come le pecorelle escon del chiuso
[88]
Come color dinanzi vider rotta
[144]
come m’hai visto, e anco esto divieto;
38. Purgatorio • Canto IV
[24]
come da noi la schiera si partìne.
[67]
Come ciò sia, se ’l vuoi poter pensare,
[73]
vedrai come a costui convien che vada
[105]
come l’uom per negghienza a star si pone.
[119]
dicendo: «Hai ben veduto come ’l sole
39. Purgatorio • Canto V
[6]
e come vivo par che si conduca!».
[14]
sta come torre ferma, che non crolla
[42]
come schiera che scorre sanza freno.
[109]
Ben sai come ne l’aere si raccoglie
[115]
Indi la valle, come ’l dì fu spento,
[121]
e come ai rivi grandi si convenne,
40. Purgatorio • Canto VI
[25]
Come libero fui da tutte quante
[50]
ché già non m’affatico come dianzi,
[62]
come ti stavi altera e disdegnosa
[94]
guarda come esta fiera è fatta fella
41. Purgatorio • Canto VII
[30]
non suonan come guai, ma son sospiri.
[43]
Ma vedi già come dichina il giorno,
[78]
come dal suo maggiore è vinto il meno.
[106]
guardate là come si batte il petto!
42. Purgatorio • Canto VIII
[12]
come dicesse a Dio: ‘D’altro non calme’.
[28]
Verdi come fogliette pur mo nate
[36]
come virtù ch’a troppo si confonda.
[48]
pur me, come conoscer mi volesse.
[61]
E come fu la mia risposta udita,
[63]
come gente di sùbito smarrita.
[87]
sì come rota più presso a lo stelo.
[102]
leccando come bestia che si liscia.
[104]
come mosser li astor celestïali;
43. Purgatorio • Canto IX
[29]
terribil come folgor discendesse,
[40]
che mi scoss’ io, sì come da la faccia
[42]
come fa l’uom che, spaventato, agghiaccia.
[59]
ella ti tolse, e come ’l dì fu chiaro,
[67]
mi cambia’ io; e come sanza cura
[75]
pur come un fesso che muro diparte,
[79]
E come l’occhio più e più v’apersi,
[102]
come sangue che fuor di vena spiccia.
[137]
Tarpëa, come tolto le fu il buono
44. Purgatorio • Canto X
[9]
sì come l’onda che fugge e s’appressa.
[45]
come figura in cera si suggella.
[69]
sì come donna dispettosa e trista.
[87]
come persona in cui dolor s’affretta,
[108]
come Dio vuol che ’l debito si paghi.
[120]
già scorger puoi come ciascun si picchia».
[129]
sì come vermo in cui formazion falla?
[130]
Come per sostentar solaio o tetto,
45. Purgatorio • Canto XI
[10]
Come del suo voler li angeli tuoi
[16]
E come noi lo mal ch’avem sofferto
[65]
ch’io ne mori’, come i Sanesi sanno,
[132]
come fu la venuta lui largita?».
46. Purgatorio • Canto XII
[1]
Di pari, come buoi che vanno a giogo,
[7]
dritto sì come andar vuolsi rife’mi
[16]
Come, perché di lor memoria sia,
[40]
O Saùl, come in su la propria spada
[50]
come Almeon a sua madre fé caro
[52]
Mostrava come i figli si gittaro
[54]
e come, morto lui, quivi il lasciaro.
[58]
Mostrava come in rotta si fuggiro
[62]
o Ilïón, come te basso e vile
[100]
Come a man destra, per salire al monte
[127]
Allor fec’ io come color che vanno
47. Purgatorio • Canto XIII
[5]
dintorno il poggio, come la primaia;
[18]
dicea, «come condur si vuol quinc’ entro.
[67]
E come a li orbi non approda il sole,
[71]
e cusce sì, come a sparvier selvaggio
[101]
in vista; e se volesse alcun dir ‘Come?’,
[123]
come fé ’l merlo per poca bonaccia.
48. Purgatorio • Canto XIV
[38]
da tutti come biscia, o per sventura
[62]
poscia li ancide come antica belva;
[134]
e fuggì come tuon che si dilegua,
[136]
Come da lei l’udir nostro ebbe triegua,
49. Purgatorio • Canto XV
[16]
Come quando da l’acqua o da lo specchio
[21]
sì come mostra esperïenza e arte;
[75]
e come specchio l’uno a l’altro rende.
[80]
come son già le due, le cinque piaghe,
[92]
ti cercavamo». E come qui si tacque,
[143]
verso di noi come la notte oscuro;
50. Purgatorio • Canto XVI
[5]
come quel fummo ch’ivi ci coperse,
[10]
Sì come cieco va dietro a sua guida
[26]
e di noi parli pur come se tue
[59]
d’ogne virtute, come tu mi sone,
[68]
pur suso al cielo, pur come se tutto
51. Purgatorio • Canto XVII
[4]
come, quando i vapori umidi e spessi
[31]
E come questa imagine rompeo
[40]
Come si frange il sonno ove di butto
[52]
Ma come al sol che nostra vista grava
[58]
Sì fa con noi, come l’uom si fa sego;
[78]
pur come nave ch’a la piaggia arriva.
[138]
ma come tripartito si ragiona,
52. Purgatorio • Canto XVIII
[28]
Poi, come ’l foco movesi in altura
[54]
come per verdi fronde in pianta vita.
[58]
che sono in voi sì come studio in ape
53. Purgatorio • Canto XIX
[10]
Io la mirava; e come ’l sol conforta
[41]
come colui che l’ha di pensier carca,
[60]
vedesti come l’uom da lei si slega.
[103]
Un mese e poco più prova’ io come
[107]
ma, come fatto fui roman pastore,
[114]
or, come vedi, qui ne son punita.
[118]
Sì come l’occhio nostro non s’aderse
[121]
Come avarizia spense a ciascun bene
54. Purgatorio • Canto XX
[6]
come si va per muro stretto a’ merli;
[21]
come fa donna che in parturir sia;
[81]
come fanno i corsar de l’altre schiave.
[110]
come furò le spoglie, sì che l’ira
[127]
quand’ io senti’, come cosa che cada,
[140]
come i pastor che prima udir quel canto,
55. Purgatorio • Canto XXI
[7]
Ed ecco, sì come ne scrive Luca
[19]
«Come!», diss’ elli, e parte andavam forte:
[57]
non so come, qua sù non tremò mai.
[66]
come fu al peccar, pone al tormento.
[77]
che qui vi ’mpiglia e come si scalappia,
[109]
Io pur sorrisi come l’uom ch’ammicca;
[136]
trattando l’ombre come cosa salda».
56. Purgatorio • Canto XXII
[19]
Ma dimmi, e come amico mi perdona
[21]
e come amico omai meco ragiona:
[22]
come poté trovar dentro al tuo seno
[45]
così di quel come de li altri mali.
[67]
Facesti come quei che va di notte,
[111]
e Ismene sì trista come fue.
[123]
girando il monte come far solemo».
[133]
e come abete in alto si digrada
57. Purgatorio • Canto XXIII
[2]
ficcava ïo sì come far suole
[16]
Sì come i peregrin pensosi fanno,
[82]
come se’ tu qua sù venuto ancora?
58. Purgatorio • Canto XXIV
[3]
sì come nave pinta da buon vento;
[34]
Ma come fa chi guarda e poi s’apprezza
[45]
la mia città, come ch’om la riprenda.
[58]
Io veggio ben come le vostre penne
[64]
Come li augei che vernan lungo ’l Nilo,
[70]
E come l’uom che di trottare è lasso,
[102]
come la mente a le parole sue,
[112]
Poi si partì sì come ricreduta;
[135]
come fan bestie spaventate e poltre.
59. Purgatorio • Canto XXV
[4]
per che, come fa l’uom che non s’affigge
[20]
e cominciai: «Come si può far magro
[22]
«Se t’ammentassi come Meleagro
[25]
e se pensassi come, al vostro guizzo,
[36]
lume ti fiero al come che tu die.
[41]
virtute informativa, come quello
[56]
come spungo marino; e indi imprende
[61]
Ma come d’animal divegna fante,
[68]
e sappi che, sì tosto come al feto
[91]
E come l’aere, quand’ è ben pïorno,
[135]
come virtute e matrimonio imponne.
60. Purgatorio • Canto XXVI
[23]
al sol, pur come tu non fossi ancora
[43]
Poi, come grue ch’a le montagne Rife
[49]
e raccostansi a me, come davanti,
[84]
seguendo come bestie l’appetito,
[135]
come per l’acqua il pesce andando al fondo.
61. Purgatorio • Canto XXVII
[1]
Sì come quando i primi raggi vibra
[6]
come l’angel di Dio lieto ci apparse.
[13]
ci disse come noi li fummo presso;
[37]
Come al nome di Tisbe aperse il ciglio
[43]
Ond’ ei crollò la fronte e disse: «Come!
[45]
come al fanciul si fa ch’è vinto al pome.
[86]
io come capra, ed ei come pastori,
[124]
Come la scala tutta sotto noi
62. Purgatorio • Canto XXVIII
[52]
Come si volge, con le piante strette
[88]
Ond’ ella: «Io dicerò come procede
[123]
come fiume ch’acquista e perde lena;
63. Purgatorio • Canto XXIX
[1]
Cantando come donna innamorata,
[4]
E come ninfe che si givan sole
[19]
Ma perché ’l balenar, come vien, resta,
[64]
Genti vid’ io allor, come a lor duci,
[69]
s’io riguardava in lei, come specchio anco.
[91]
sì come luce luce in ciel seconda,
[101]
come li vide da la fredda parte
[124]
l’altr’ era come se le carni e l’ossa
64. Purgatorio • Canto XXX
[5]
di suo dover, come ’l più basso face
[9]
al carro volse sé come a sua pace;
[71]
continüò come colui che dice
[74]
Come degnasti d’accedere al monte?
[85]
Sì come neve tra le vive travi
[124]
Sì tosto come in su la soglia fui
65. Purgatorio • Canto XXXI
[16]
Come balestro frange, quando scocca
[47]
sì udirai come in contraria parte
[76]
E come la mia faccia si distese,
[96]
sovresso l’acqua lieve come scola.
[121]
Come in lo specchio il sol, non altrimenti
66. Purgatorio • Canto XXXII
[19]
Come sotto li scudi per salvarsi
[52]
Come le nostre piante, quando casca
[64]
S’io potessi ritrar come assonnaro
[67]
come pintor che con essempro pinga,
[80]
così di Moïsè come d’Elia,
[95]
come guardia lasciata lì del plaustro
[116]
ond’ el piegò come nave in fortuna,
[133]
e come vespa che ritragge l’ago,
[136]
Quel che rimase, come da gramigna
[145]
Le prime eran cornute come bue,
[151]
e come perché non li fosse tolta,
67. Purgatorio • Canto XXXIII
[9]
rispuose, colorata come foco:
[25]
Come a color che troppo reverenti
[52]
Tu nota; e sì come da me son porte,
[79]
E io: «Sì come cera da suggello,
[87]
come può seguitar la mia parola;
[96]
come bevesti di Letè ancoi;
[105]
che qua e là, come li aspetti, fassi,
[106]
quando s’affisser, sì come s’affigge
[120]
come fa chi da colpa si dislega,
[128]
menalo ad esso, e come tu se’ usa,
[130]
Come anima gentil, che non fa scusa,
[143]
rifatto sì come piante novelle
68. Paradiso • Canto I
[15]
come dimandi a dar l’amato alloro.
[20]
sì come quando Marsïa traesti
[49]
E sì come secondo raggio suole
[51]
pur come pelegrin che tornar vuole,
[62]
essere aggiunto, come quei che puote
[91]
Tu non se’ in terra, sì come tu credi;
[93]
non corse come tu ch’ad esso riedi».
[124]
e ora lì, come a sito decreto,
[127]
Vero è che, come forma non s’accorda
[133]
e sì come veder si può cadere
[137]
lo tuo salir, se non come d’un rivo
69. Paradiso • Canto II
[17]
non s’ammiraron come voi farete,
[21]
veloci quasi come ’l ciel vedete.
[28]
volta ver’ me, sì lieta come bella,
[42]
come nostra natura e Dio s’unio.
[76]
esto pianeto, o, sì come comparte
[81]
lo lume come in altro raro ingesto.
[89]
così come color torna per vetro
[105]
come convien ch’igualmente risplenda.
[106]
Or, come ai colpi de li caldi rai
[122]
come tu vedi omai, di grado in grado,
[128]
come dal fabbro l’arte del martello,
[133]
E come l’alma dentro a vostra polve
[141]
nel qual, sì come vita in voi, si lega.
[144]
come letizia per pupilla viva.
70. Paradiso • Canto III
[28]
ma te rivolve, come suole, a vòto:
[44]
a giusta voglia, se non come quella
[82]
sì che, come noi sem di soglia in soglia
[88]
Chiaro mi fu allor come ogne dove
[123]
come per acqua cupa cosa grave.
71. Paradiso • Canto IV
[16]
e disse: «Io veggio ben come ti tira
[51]
però che, come dice, par che senta.
[72]
come disiri, ti farò contento.
[77]
ma fa come natura face in foco,
[83]
come tenne Lorenzo in su la grada,
[86]
ond’ eran tratte, come fuoro sciolte;
[89]
l’hai come dei, è l’argomento casso
[103]
come Almeone, che, di ciò pregato
[127]
Posasi in esso, come fera in lustra,
72. Paradiso • Canto V
[5]
da perfetto veder, che, come apprende,
[7]
Io veggio ben sì come già resplende
[51]
sì permutasse, come saver dei.
[60]
come ’l quattro nel sei non è raccolta.
[66]
come Ieptè a la sua prima mancia;
[74]
non siate come penna ad ogne vento,
[91]
e sì come saetta che nel segno
[95]
come nel lume di quel ciel si mise,
[100]
Come ’n peschiera ch’è tranquilla e pura
[106]
E sì come ciascuno a noi venìa,
[110]
non procedesse, come tu avresti
[112]
e per te vederai come da questi
[114]
sì come a li occhi mi fur manifesti.
[123]
sicuramente, e credi come a dii».
[124]
«Io veggio ben sì come tu t’annidi
[126]
perch’ e’ corusca sì come tu ridi;
[133]
Sì come il sol che si cela elli stessi
[134]
per troppa luce, come ’l caldo ha róse
73. Paradiso • Canto VI
[20]
vegg’ io or chiaro sì, come tu vedi
74. Paradiso • Canto VII
[15]
mi richinava come l’uom ch’assonna.
[20]
come giusta vendetta giustamente
[87]
come di paradiso, fu remota;
[132]
sì come sono, in loro essere intero;
[147]
come l’umana carne fessi allora
75. Paradiso • Canto VIII
[16]
E come in fiamma favilla si vede,
[17]
e come in voce voce si discerne,
[88]
per te si veggia come la vegg’ io,
[96]
terrai lo viso come tien lo dosso.
[105]
sì come cosa in suo segno diretta.
76. Paradiso • Canto IX
[9]
come quel ben ch’a ogne cosa è tanto.
[17]
sovra me, come pria, di caro assenso
[24]
seguette come a cui di ben far giova:
[71]
sì come riso qui; ma giù s’abbuia
[72]
l’ombra di fuor, come la mente è trista.
[81]
s’io m’intuassi, come tu t’inmii».
[114]
come raggio di sole in acqua mera.
77. Paradiso • Canto X
[13]
Vedi come da indi si dirama
[51]
mostrando come spira e come figlia.
[58]
come a quelle parole mi fec’ io;
[78]
come stelle vicine a’ fermi poli,
[139]
Indi, come orologio che ne chiami
78. Paradiso • Canto XI
[15]
fermossi, come a candellier candelo.
[51]
come fa questo talvolta di Gange.
[59]
del padre corse, a cui, come a la morte,
79. Paradiso • Canto XII
[1]
Sì tosto come l’ultima parola
[10]
Come si volgon per tenera nube
[15]
ch’amor consunse come sol vapori,
[26]
pur come li occhi ch’al piacer che i move
[43]
e, come è detto, a sua sposa soccorse
[58]
e come fu creata, fu repleta
[71]
sì come de l’agricola che Cristo
[78]
come dicesse: ‘Io son venuto a questo’.
[81]
se, interpretata, val come si dice!
80. Paradiso • Canto XIII
[3]
mentre ch’io dico, come ferma rupe—,
[51]
nel vero farsi come centro in tondo.
[89]
‘Dunque, come costui fu sanza pare?’
[117]
ne l’un così come ne l’altro passo;
[128]
che furon come spade a le Scritture
[131]
a giudicar, sì come quei che stima
81. Paradiso • Canto XIV
[5]
questo ch’io dico, sì come si tacque
[16]
e se rimane, dite come, poi
[19]
Come, da più letizia pinti e tratti,
[43]
Come la carne glorïosa e santa
[52]
Ma sì come carbon che fiamma rende,
[70]
E sì come al salir di prima sera
[77]
come si fece sùbito e candente
[97]
Come distinta da minori e maggi
[118]
E come giga e arpa, in tempra tesa
[126]
come a colui che non intende e ode.
82. Paradiso • Canto XV
[3]
come cupidità fa ne la iniqua,
[7]
Come saranno a’ giusti preghi sorde
[56]
da quel ch’è primo, così come raia
[74]
come la prima equalità v’apparse,
83. Paradiso • Canto XVI
[28]
Come s’avviva a lo spirar d’i venti
[31]
e come a li occhi miei si fé più bella,
[60]
ma come madre a suo figlio benigna,
[69]
come del vostro il cibo che s’appone;
[74]
come sono ite, e come se ne vanno
[76]
udir come le schiatte si disfanno
[80]
sì come voi; ma celasi in alcuna
[82]
E come ’l volger del ciel de la luna
[91]
e vidi così grandi come antichi,
[100]
Quel de la Pressa sapeva già come
84. Paradiso • Canto XVII
[14]
che, come veggion le terrene menti
[29]
che pria m’avea parlato; e come volle
[41]
se non come dal viso in che si specchia
[43]
Da indi, sì come viene ad orecchia
[53]
in grido, come suol; ma la vendetta
[58]
Tu proverai sì come sa di sale
[59]
lo pane altrui, e come è duro calle
[103]
io cominciai, come colui che brama,
[106]
«Ben veggio, padre mio, sì come sprona
[133]
Questo tuo grido farà come vento,
85. Paradiso • Canto XVIII
[22]
Come si vede qui alcuna volta
[58]
E come, per sentir più dilettanza
[73]
E come augelli surti di rivera,
[90]
le parti sì, come mi parver dette.
[100]
Poi, come nel percuoter d’i ciocchi arsi
[105]
sì come ’l sol che l’accende sortille;
86. Paradiso • Canto XIX
[20]
si fa sentir, come di molti amori
[31]
Sapete come attento io m’apparecchio
[93]
e come quel ch’è pasto la rimira;
[113]
come vedranno quel volume aperto
87. Paradiso • Canto XX
[8]
come ’l segno del mondo e de’ suoi duci
[22]
E come suono al collo de la cetra
[27]
su per lo collo, come fosse bugio.
[58]
ora conosce come il mal dedutto
[64]
ora conosce come s’innamora
[89]
perch’ io le dico, ma non vedi come;
[91]
Fai come quei che la cosa per nome
[103]
D’i corpi suoi non uscir, come credi,
[142]
E come a buon cantor buon citarista
[147]
pur come batter d’occhi si concorda,
88. Paradiso • Canto XXI
[34]
E come, per lo natural costume,
[42]
sì come in certo grado si percosse.
[46]
Ma quella ond’ io aspetto il come e ’l quando
[61]
«Tu hai l’udir mortal sì come il viso»,
[69]
sì come il fiammeggiar ti manifesta.
[72]
sorteggia qui sì come tu osserve».
[74]
come libero amore in questa corte
[81]
girando sé come veloce mola;
[101]
onde riguarda come può là giùe
89. Paradiso • Canto XXII
[2]
mi volsi, come parvol che ricorre
[4]
e quella, come madre che soccorre
[10]
Come t’avrebbe trasmutato il canto,
[22]
Come a lei piacque, li occhi ritornai,
[25]
Io stava come quei che ’n sé repreme
[56]
come ’l sol fa la rosa quando aperta
[99]
poi, come turbo, in sù tutto s’avvolse.
[150]
e come sono in distante riparo.
90. Paradiso • Canto XXIII
[1]
Come l’augello, intra l’amate fronde,
[30]
come fa ’l nostro le viste superne;
[40]
Come foco di nube si diserra
[49]
Io era come quei che si risente
[63]
come chi trova suo cammin riciso.
[79]
Come a raggio di sol, che puro mei
[91]
e come ambo le luci mi dipinse
[93]
che là sù vince come qua giù vinse,
[121]
E come fantolin che ’nver’ la mamma
91. Paradiso • Canto XXIV
[13]
E come cerchi in tempra d’orïuoli
[38]
come ti piace, intorno de la fede,
[46]
Sì come il baccialier s’arma e non parla
[61]
E seguitai: «Come ’l verace stilo
[120]
infino a qui come aprir si dovea,
[147]
e come stella in cielo in me scintilla».
[148]
Come ’l segnor ch’ascolta quel che i piace,
92. Paradiso • Canto XXV
[19]
Sì come quando il colombo si pone
[46]
di’ quel ch’ell’ è, di’ come se ne ’nfiora
[64]
Come discente ch’a dottor seconda
[103]
E come surge e va ed entra in ballo
[111]
pur come sposa tacita e immota.
[133]
sì come, per cessar fatica o rischio,
93. Paradiso • Canto XXVI
[28]
ché ’l bene, in quanto ben, come s’intende,
[70]
E come a lume acuto si disonna
[85]
Come la fronda che flette la cima
[137]
ché l’uso d’i mortali è come fronda
[142]
come ’l sol muta quadra, l’ora sesta».
94. Paradiso • Canto XXVII
[31]
E come donna onesta che permane
[67]
Sì come di vapor gelati fiocca
[78]
il viso e guarda come tu se’ vòlto».
[108]
quinci comincia come da sua meta;
[113]
sì come questo li altri; e quel precinto
[117]
sì come diece da mezzo e da quinto;
[118]
e come il tempo tegna in cotal testo
95. Paradiso • Canto XXVIII
[4]
come in lo specchio fiamma di doppiero
[9]
con esso come nota con suo metro;
[21]
come stella con stella si collòca.
[55]
udir convienmi ancor come l’essemplo
[79]
Come rimane splendido e sereno
[87]
e come stella in cielo il ver si vide.
[90]
che bolle, come i cerchi sfavillaro.
[109]
Quinci si può veder come si fonda
[134]
onde, sì tosto come li occhi aperse
96. Paradiso • Canto XXIX
[17]
fuor d’ogne altro comprender, come i piacque,
[24]
come d’arco tricordo tre saette.
[25]
E come in vetro, in ambra o in cristallo
[47]
furon creati e come: sì che spenti
[50]
sì tosto, come de li angeli parte
[102]
come a’ Giudei tale eclissi rispuose.
[145]
uno manendo in sé come davanti».
97. Paradiso • Canto XXX
[7]
e come vien la chiarissima ancella
[25]
ché, come sole in viso che più trema,
[33]
come a l’ultimo suo ciascuno artista.
[46]
Come sùbito lampo che discetti
[67]
poi, come inebrïate da li odori,
[85]
come fec’ io, per far migliori spegli
[88]
e sì come di lei bevve la gronda
[91]
Poi, come gente stata sotto larve,
[109]
E come clivo in acqua di suo imo
98. Paradiso • Canto XXXI
[7]
sì come schiera d’ape che s’infiora
[92]
come parea, sorrise e riguardommi;
[118]
Io levai li occhi; e come da mattina
[124]
E come quivi ove s’aspetta il temo
[139]
Bernardo, come vide li occhi miei
99. Paradiso • Canto XXXII
[9]
con Bëatrice, sì come tu vedi.
[16]
E dal settimo grado in giù, sì come
[28]
E come quinci il glorïoso scanno
[54]
se non come tristizia o sete o fame:
[108]
come del sole stella mattutina.
[140]
qui farem punto, come buon sartore
100. Paradiso • Canto XXXIII
[118]
e l’un da l’altro come iri da iri
[121]
Oh quanto è corto il dire e come fioco
[128]
pareva in te come lume reflesso,
[137]
veder voleva come si convenne
[138]
l’imago al cerchio e come vi s’indova;
[144]
sì come rota ch’igualmente è mossa,
[409]
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