Concordanze nella Divina Commedia di Dante (beta)
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1. Inferno • Canto I
[21]
la notte ch’i’ passai con tanta pieta.
[22]
E come quei che con lena affannata,
[38]
e ’l sol montava ’n sù con quelle stelle
[39]
ch’eran con lui quando l’amor divino
[47]
con la test’ alta e con rabbiosa fame,
[53]
con la paura ch’uscia di sua vista,
[81]
rispuos’ io lui con vergognosa fronte.
[102]
verrà, che la farà morir con doglia.
[123]
con lei ti lascerò nel mio partire;
2. Inferno • Canto II
[57]
con angelica voce, in sua favella:
[67]
Or movi, e con la tua parola ornata
[68]
e con ciò c’ha mestieri al suo campare,
[102]
che mi sedea con l’antica Rachele.
[136]
Tu m’hai con disiderio il cor disposto
[137]
sì al venir con le parole tue,
3. Inferno • Canto III
[20]
con lieto volto, ond’ io mi confortai,
[27]
voci alte e fioche, e suon di man con elle
[79]
Allor con li occhi vergognosi e bassi,
[109]
Caron dimonio, con occhi di bragia
4. Inferno • Canto IV
[54]
con segno di vittoria coronato.
[59]
Israèl con lo padre e co’ suoi nati
[60]
e con Rachele, per cui tanto fé,
[86]
«Mira colui con quella spada in mano,
[98]
volsersi a me con salutevol cenno,
[110]
per sette porte intrai con questi savi:
[112]
Genti v’eran con occhi tardi e gravi,
[114]
parlavan rado, con voci soavi.
[121]
I’ vidi Eletra con molti compagni,
[123]
Cesare armato con li occhi grifagni.
[126]
che con Lavina sua figlia sedea.
5. Inferno • Canto V
[11]
cignesi con la coda tante volte
[32]
mena li spirti con la sua rapina;
[66]
che con amore al fine combatteo.
[83]
con l’ali alzate e ferme al dolce nido
6. Inferno • Canto VI
[14]
con tre gole caninamente latra
[26]
prese la terra, e con piene le pugna
[66]
caccerà l’altra con molta offensione.
[69]
con la forza di tal che testé piaggia.
[93]
cadde con essa a par de li altri ciechi.
7. Inferno • Canto VII
[2]
cominciò Pluto con la voce chioccia;
[9]
consuma dentro te con la tua rabbia.
[23]
che si frange con quella in cui s’intoppa,
[26]
e d’una parte e d’altra, con grand’ urli,
[42]
che con misura nullo spendio ferci.
[95]
con l’altre prime creature lieta
[111]
ignude tutte, con sembiante offeso.
[112]
Queste si percotean non pur con mano,
[113]
ma con la testa e col petto e coi piedi,
[126]
ché dir nol posson con parola integra».
[129]
con li occhi vòlti a chi del fango ingozza.
8. Inferno • Canto VIII
[30]
de l’acqua più che non suol con altrui.
[37]
E io a lui: «Con piangere e con lutto,
[42]
dicendo: «Via costà con li altri cani!».
[43]
Lo collo poi con le braccia mi cinse;
[113]
ma ei non stette là con essi guari,
[117]
e rivolsesi a me con passi rari.
9. Inferno • Canto IX
[11]
lo cominciar con l’altro che poi venne,
[40]
e con idre verdissime eran cinte;
[49]
Con l’unghie si fendea ciascuna il petto;
[60]
che con le sue ancor non mi chiudessi.
[81]
passava Stige con le piante asciutte.
[89]
Venne a la porta e con una verghetta
[128]
con lor seguaci, d’ogne setta, e molto
[130]
Simile qui con simile è sepolto,
10. Inferno • Canto X
[14]
con Epicuro tutti suoi seguaci,
[35]
ed el s’ergea col petto e con la fronte
[90]
sanza cagion con li altri sarei mosso.
[117]
che mi dicesse chi con lu’ istava.
[118]
Dissemi: «Qui con più di mille giaccio:
11. Inferno • Canto XI
[24]
o con forza o con frode altrui contrista.
[33]
come udirai con aperta ragione.
[72]
e che s’incontran con sì aspre lingue,
[80]
con le quai la tua Etica pertratta
12. Inferno • Canto XII
[60]
con archi e asticciuole prima elette;
[77]
Chirón prese uno strale, e con la cocca
[100]
Or ci movemmo con la scorta fida
13. Inferno • Canto XIII
[6]
non pomi v’eran, ma stecchi con tòsco.
[12]
con tristo annunzio di futuro danno.
[14]
piè con artigli, e pennuto ’l gran ventre;
[48]
ciò c’ha veduto pur con la mia rima,
[138]
soffi con sangue doloroso sermo?».
[145]
sempre con l’arte sua la farà trista;
14. Inferno • Canto XIV
[35]
con le sue schiere, acciò che lo vapore
[59]
e me saetti con tutta sua forza:
[67]
Poi si rivolse a me con miglior labbia,
15. Inferno • Canto XV
[35]
e se volete che con voi m’asseggia,
[89]
e serbolo a chiosar con altro testo
[101]
con ser Brunetto, e dimando chi sono
[109]
Priscian sen va con quella turba grama,
[118]
Gente vien con la quale esser non deggio.
16. Inferno • Canto XVI
[39]
fece col senno assai e con la spada.
[43]
E io, che posto son con loro in croce,
[60]
con affezion ritrassi e ascoltai.
[71]
con noi per poco e va là coi compagni,
[72]
assai ne cruccia con le sue parole».
[76]
Così gridai con la faccia levata;
[107]
e con essa pensai alcuna volta
[117]
che ’l maestro con l’occhio sì seconda’.
17. Inferno • Canto XVII
[1]
«Ecco la fiera con la coda aguzza,
[16]
Con più color, sommesse e sovraposte
[41]
mentre che torni, parlerò con questa,
[47]
di qua, di là soccorrien con le mani
[70]
Con questi Fiorentin son padoano:
[73]
che recherà la tasca con tre becchi!”».
[96]
con le braccia m’avvinse e mi sostenne;
[105]
e con le branche l’aere a sé raccolse.
[120]
per che con li occhi ’n giù la testa sporgo.
18. Inferno • Canto XVIII
[27]
di là con noi, ma con passi maggiori,
[35]
vidi demon cornuti con gran ferze,
[67]
I’ mi raggiunsi con la scorta mia;
[68]
poscia con pochi passi divenimmo
[78]
però che son con noi insieme andati».
[91]
Ivi con segni e con parole ornate
[97]
Con lui sen va chi da tal parte inganna;
[101]
con l’argine secondo s’incrocicchia,
[105]
e sé medesma con le palme picchia.
[108]
che con li occhi e col naso facea zuffa.
[115]
E mentre ch’io là giù con l’occhio cerco,
[129]
sì che la faccia ben con l’occhio attinghe
[131]
che là si graffia con l’unghie merdose,
19. Inferno • Canto XIX
[45]
di quel che si piangeva con la zanca.
[65]
poi, sospirando e con voce di pianto,
[109]
quella che con le sette teste nacque,
[120]
forte spingava con ambo le piote.
[122]
con sì contenta labbia sempre attese
[124]
Però con ambo le braccia mi prese;
20. Inferno • Canto XX
[44]
li duo serpenti avvolti, con la verga,
[53]
che tu non vedi, con le trecce sciolte,
[86]
ristette con suoi servi a far sue arti,
[110]
augure, e diede ’l punto con Calcanta
[123]
fecer malie con erbe e con imago.
21. Inferno • Canto XXI
[33]
con l’ali aperte e sovra i piè leggero!
[35]
carcava un peccator con ambo l’anche,
[45]
con tanta fretta a seguitar lo furo.
[52]
Poi l’addentar con più di cento raffi,
[57]
la carne con li uncin, perché non galli.
[67]
Con quel furore e con quella tempesta
[97]
I’ m’accostai con tutta la persona
[101]
diceva l’un con l’altro, «in sul groppone?».
[113]
mille dugento con sessanta sei
[117]
gite con lor, che non saranno rei».
[132]
e con le ciglia ne minaccian duoli?».
22. Inferno • Canto XXII
[7]
quando con trombe, e quando con campane,
[8]
con tamburi e con cenni di castella,
[9]
e con cose nostrali e con istrane;
[10]
né già con sì diversa cennamella
[13]
Noi andavam con li diece demoni.
[20]
a’ marinar con l’arco de la schiena
[59]
ma Barbariccia il chiuse con le braccia
[68]
Così foss’ io ancor con lui coperto,
[75]
si volse intorno intorno con mal piglio.
[88]
Usa con esso donno Michel Zanche
[138]
e fu con lui sopra ’l fosso ghermito.
[145]
Barbariccia, con li altri suoi dolente,
[147]
con tutt’ i raffi, e assai prestamente
23. Inferno • Canto XXIII
[8]
che l’un con l’altro fa, se ben s’accoppia
[9]
principio e fine con la mente fissa.
[14]
sono scherniti con danno e con beffa
[29]
con simile atto e con simile faccia,
[35]
ch’io li vidi venir con l’ali tese
[59]
che giva intorno assai con lenti passi,
[61]
Elli avean cappe con cappucci bassi
[69]
con loro insieme, intenti al tristo pianto;
[85]
Quando fuor giunti, assai con l’occhio bieco
[111]
un, crucifisso in terra con tre pali.
[113]
soffiando ne la barba con sospiri;
24. Inferno • Canto XXIV
[20]
lo duca a me si volse con quel piglio
[53]
con l’animo che vince ogne battaglia,
[78]
si de’ seguir con l’opera tacendo».
[80]
dove s’aggiugne con l’ottava ripa,
[85]
Più non si vanti Libia con sua rena;
[87]
produce, e cencri con anfisibena,
[89]
mostrò già mai con tutta l’Etïopia
[90]
né con ciò che di sopra al Mar Rosso èe.
[94]
con serpi le man dietro avean legate;
[147]
e con tempesta impetüosa e agra
25. Inferno • Canto XXV
[2]
le mani alzò con amendue le fiche,
[9]
che non potea con esse dare un crollo.
[23]
con l’ali aperte li giacea un draco;
[50]
e un serpente con sei piè si lancia
[53]
e con li anterïor le braccia prese;
[74]
le cosce con le gambe e ’l ventre e ’l casso
[78]
parea; e tal sen gio con lento passo.
[106]
Le gambe con le cosce seco stesse
26. Inferno • Canto XXVI
[34]
E qual colui che si vengiò con li orsi
[37]
che nol potea sì con li occhi seguire,
[101]
sol con un legno e con quella compagna
[122]
con questa orazion picciola, al cammino,
[139]
Tre volte il fé girar con tutte l’acque;
27. Inferno • Canto XXVII
[3]
con la licenza del dolce poeta,
[9]
che l’avea temperato con sua lima,
[10]
mugghiava con la voce de l’afflitto,
[11]
sì che, con tutto che fosse di rame,
[87]
e non con Saracin né con Giudei,
[110]
lunga promessa con l’attender corto
28. Inferno • Canto XXVIII
[1]
Chi poria mai pur con parole sciolte
[13]
con quella che sentio di colpi doglie
[29]
guardommi e con le man s’aperse il petto,
[68]
con li altri, innanzi a li altri aprì la canna,
[85]
Quel traditor che vede pur con l’uno,
[99]
sempre con danno l’attender sofferse».
[101]
con la lingua tagliata ne la strozza
[110]
per ch’elli, accumulando duol con duolo,
[122]
pesol con mano a guisa di lanterna:
[128]
levò ’l braccio alto con tutta la testa
29. Inferno • Canto XXIX
[45]
ond’ io li orecchi con le man copersi.
[85]
«O tu che con le dita ti dismaglie»,
[95]
con questo vivo giù di balzo in balzo,
[99]
con altri che l’udiron di rimbalzo.
[137]
che falsai li metalli con l’alchìmia;
30. Inferno • Canto XXX
[5]
che veggendo la moglie con due figli
[12]
e quella s’annegò con l’altro carco.
[40]
Questa a peccar con esso così venne,
[53]
le membra con l’omor che mal converte,
[86]
con tutto ch’ella volge undici miglia,
[133]
Quand’ io ’l senti’ a me parlar con ira,
[134]
volsimi verso lui con tal vergogna,
31. Inferno • Canto XXXI
[71]
tienti col corno, e con quel ti disfoga
[143]
Lucifero con Giuda, ci sposò;
32. Inferno • Canto XXXII
[20]
va sì, che tu non calchi con le piante
[49]
Con legno legno spranga mai non cinse
[62]
con esso un colpo per la man d’Artù;
[105]
latrando lui con li occhi in giù raccolti,
[107]
non ti basta sonar con le mascelle,
[122]
più là con Ganellone e Tebaldello,
[129]
là ’ve ’l cervel s’aggiugne con la nuca:
[139]
se quella con ch’io parlo non si secca».
33. Inferno • Canto XXXIII
[31]
Con cagne magre, studïose e conte
[32]
Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi
[35]
lo padre e ’ figli, e con l’agute scane
[39]
ch’eran con meco, e dimandar del pane.
[76]
Quand’ ebbe detto ciò, con li occhi torti
[147]
che ’l tradimento insieme con lui fece.
34. Inferno • Canto XXXIV
[10]
Già era, e con paura il metto in metro,
[14]
quella col capo e quella con le piante;
[30]
e più con un gigante io mi convegno,
[31]
che i giganti non fan con le sue braccia:
[53]
Con sei occhi piangëa, e per tre menti
[78]
lo duca, con fatica e con angoscia,
35. Purgatorio • Canto I
[10]
seguitando il mio canto con quel suono
[50]
e con parole e con mani e con cenni
36. Purgatorio • Canto II
[5]
uscia di Gange fuor con le Bilance,
[35]
trattando l’aere con l’etterne penne,
[41]
con un vasello snelletto e leggero,
[48]
con quanto di quel salmo è poscia scripto.
[56]
lo sol, ch’avea con le saette conte
[77]
per abbracciarmi con sì grande affetto,
[81]
e tante mi tornai con esse al petto.
[99]
chi ha voluto intrar, con tutta pace.
[110]
l’anima mia, che, con la sua persona
[116]
ch’eran con lui parevan sì contenti,
37. Purgatorio • Canto III
[19]
Io mi volsi dallato con paura
[64]
Guardò allora, e con libero piglio
[69]
quanto un buon gittator trarria con mano,
38. Purgatorio • Canto IV
[20]
con una forcatella di sue spine
[27]
con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;
[28]
dico con l’ale snelle e con le piume
[69]
con questo monte in su la terra stare
39. Purgatorio • Canto V
[41]
e, giunti là, con li altri a noi dier volta,
[47]
con quelle membra con le quai nascesti»,
[87]
con buona pïetate aiuta il mio!
[90]
per ch’io vo tra costor con bassa fronte».
[113]
con lo ’ntelletto, e mosse il fummo e ’l vento
[136]
disposando m’avea con la sua gemma».
40. Purgatorio • Canto VI
[4]
con l’altro se ne va tutta la gente;
[16]
Quivi pregava con le mani sporte
[36]
se ben si guarda con la mente sana;
[52]
«Noi anderem con questo giorno innanzi»,
[108]
color già tristi, e questi con sospetti!
[137]
tu ricca, tu con pace e tu con senno!
[151]
ma con dar volta suo dolore scherma.
41. Purgatorio • Canto VII
[24]
virtù del ciel mi mosse, e con lei vegno.
[34]
quivi sto io con quei che le tre sante
[58]
Ben si poria con lei tornare in giuso
[104]
par con colui c’ha sì benigno aspetto,
[113]
cantando, con colui dal maschio naso,
[125]
non men ch’a l’altro, Pier, che con lui canta,
42. Purgatorio • Canto VIII
[9]
surta, che l’ascoltar chiedea con mano.
[14]
le uscìo di bocca e con sì dolci note,
[26]
due angeli con due spade affocate,
[135]
con tutti e quattro i piè cuopre e inforca,
[138]
con maggior chiovi che d’altrui sermone,
43. Purgatorio • Canto IX
[6]
che con la coda percuote la gente;
[7]
e la notte, de’ passi con che sale,
[20]
un’aguglia nel ciel con penne d’oro,
[21]
con l’ali aperte e a calare intesa;
[71]
la mia matera, e però con più arte
[119]
pria con la bianca e poscia con la gialla
[144]
quando a cantar con organi si stea;
45. Purgatorio • Canto XI
[9]
s’ella non vien, con tutto nostro ingegno.
[20]
non spermentar con l’antico avversaro,
[50]
con noi venite, e troverete il passo
[77]
tenendo li occhi con fatica fisi
[78]
a me che tutto chin con loro andava.
46. Purgatorio • Canto XII
[2]
m’andava io con quell’ anima carca,
[5]
ché qui è buono con l’ali e coi remi,
[8]
con la persona, avvegna che i pensieri
[36]
che ’n Sennaàr con lui superbi fuoro.
[37]
O Nïobè, con che occhi dolenti
[128]
con cosa in capo non da lor saputa,
[133]
e con le dita de la destra scempie
47. Purgatorio • Canto XIII
[24]
con poco tempo, per la voglia pronta;
[47]
guarda’mi innanzi, e vidi ombre con manti
[59]
e l’un sofferia l’altro con la spalla,
[106]
«Io fui sanese», rispuose, «e con questi
[124]
Pace volli con Dio in su lo stremo
[135]
fatta per esser con invidia vòlti.
48. Purgatorio • Canto XIV
[23]
con lo ’ntelletto», allora mi rispuose
[36]
ond’ hanno i fiumi ciò che va con loro,
[75]
e dimanda ne fei con prieghi mista;
[104]
quando rimembro, con Guido da Prata,
[137]
ed ecco l’altra con sì gran fracasso,
49. Purgatorio • Canto XV
[35]
con lieta voce disse: «Intrate quinci
[88]
e una donna, in su l’entrar, con atto
[94]
Indi m’apparve un’altra con quell’ acque
[103]
risponder lei con viso temperato:
[107]
con pietre un giovinetto ancider, forte
[114]
con quello aspetto che pietà diserra.
[122]
velando li occhi e con le gambe avvolte,
[134]
chi guarda pur con l’occhio che non vede,
50. Purgatorio • Canto XVI
[37]
Allora incominciai: «Con quella fascia
[110]
col pasturale, e l’un con l’altro insieme
[141]
Dio sia con voi, ché più non vegno vosco.
51. Purgatorio • Canto XVII
[58]
Sì fa con noi, come l’uom si fa sego;
[64]
Così disse il mio duca, e io con lui
[100]
ma quando al mal si torce, o con più cura
[101]
o con men che non dee corre nel bene,
[126]
che corre al ben con ordine corrotto.
52. Purgatorio • Canto XVIII
[44]
e l’anima non va con altro piede,
[50]
è da matera ed è con lei unita,
[100]
«Maria corse con fretta a la montagna;
53. Purgatorio • Canto XIX
[9]
con le man monche, e di colore scialba.
[17]
cominciava a cantar sì, che con pena
[30]
con li occhi fitti pur in quella onesta.
[46]
Con l’ali aperte, che parean di cigno,
[55]
E io: «Con tanta sospeccion fa irmi
[63]
lo rege etterno con le rote magne».
[74]
sentia dir lor con sì alti sospiri,
[86]
ond’ elli m’assentì con lieto cenno
[135]
teco e con li altri ad una podestate.
54. Purgatorio • Canto XX
[16]
Noi andavam con passi lenti e scarsi,
[26]
con povertà volesti anzi virtute
[27]
che gran ricchezza posseder con vizio».
[64]
Lì cominciò con forza e con menzogna
[73]
Sanz’ arme n’esce e solo con la lancia
[74]
con la qual giostrò Giuda, e quella ponta
[145]
Nulla ignoranza mai con tanta guerra
55. Purgatorio • Canto XXI
[2]
se non con l’acqua onde la femminetta
[38]
del mio disio, che pur con la speranza
[82]
«Nel tempo che ’l buon Tito, con l’aiuto
[87]
«famoso assai, ma non con fede ancora.
[93]
ma caddi in via con la seconda soma.
[104]
con viso che, tacendo, disse ‘Taci’;
[120]
quel ch’e’ dimanda con cotanta cura».
56. Purgatorio • Canto XXII
[6]
con ‘sitiunt’, sanz’ altro, ciò forniro.
[51]
con esso insieme qui suo verde secca;
[101]
rispuose il duca mio, «siam con quel Greco
[114]
e con le suore sue Deïdamia».
[125]
e prendemmo la via con men sospetto
[132]
con pomi a odorar soavi e buoni;
[149]
fé savorose con fame le ghiande,
[150]
e nettare con sete ogne ruscello.
57. Purgatorio • Canto XXIII
[75]
quando ne liberò con la sua vena».
[87]
la Nella mia con suo pianger dirotto.
[88]
Con suoi prieghi devoti e con sospiri
[102]
l’andar mostrando con le poppe il petto.
[111]
colui che mo si consola con nanna.
[123]
con questa vera carne che ’l seconda.
58. Purgatorio • Canto XXIV
[32]
già di bere a Forlì con men secchezza,
[46]
Tu te n’andrai con questo antivedere:
[97]
tal si partì da noi con maggior valchi;
[98]
e io rimasi in via con esso i due
59. Purgatorio • Canto XXV
[13]
tal era io con voglia accesa e spenta
[138]
con tal cura conviene e con tai pasti
60. Purgatorio • Canto XXVI
[7]
e io facea con l’ombra più rovente
[14]
certi si fero, sempre con riguardo
[32]
ciascun’ ombra e basciarsi una con una
[35]
s’ammusa l’una con l’altra formica,
[57]
col sangue suo e con le sue giunture.
[76]
La gente che non vien con noi, offese
[105]
con l’affermar che fa credere altrui.
[126]
fin che l’ha vinto il ver con più persone.
61. Purgatorio • Canto XXVII
[30]
con le tue mani al lembo d’i tuoi panni.
[107]
com’ io de l’addornarmi con le mani;
[113]
e ’l sonno mio con esse; ond’ io leva’mi,
[130]
Tratto t’ho qui con ingegno e con arte;
62. Purgatorio • Canto XXVIII
[16]
ma con piena letizia l’ore prime,
[26]
che ’nver’ sinistra con sue picciole onde
[34]
Coi piè ristetti e con li occhi passai
[52]
Come si volge, con le piante strette
[68]
trattando più color con le sue mani,
[104]
l’aere si volge con la prima volta,
[127]
Da questa parte con virtù discende
[146]
a’ miei poeti, e vidi che con riso
63. Purgatorio • Canto XXIX
[9]
picciol passo con picciol seguitando.
[57]
con vista carca di stupor non meno.
[102]
venir con vento e con nube e con igne;
[117]
ma quel del Sol saria pover con ello;
[140]
con una spada lucida e aguta,
[144]
venir, dormendo, con la faccia arguta.
[154]
fermandosi ivi con le prime insegne.
64. Purgatorio • Canto XXX
[98]
spirito e acqua fessi, e con angoscia
[106]
onde la mia risposta è con più cura
[134]
con le quali e in sogno e altrimenti
65. Purgatorio • Canto XXXI
[18]
e con men foga l’asta il segno tocca,
[60]
o altra novità con sì breve uso.
[65]
con li occhi a terra stannosi, ascoltando
[70]
Con men di resistenza si dibarba
[123]
or con altri, or con altri reggimenti.
66. Purgatorio • Canto XXXII
[6]
a sé traéli con l’antica rete!—;
[18]
col sole e con le sette fiamme al volto.
[30]
che fé l’orbita sua con minore arco.
[53]
giù la gran luce mischiata con quella
[67]
come pintor che con essempro pinga,
[90]
con più dolce canzone e più profonda».
[98]
le sette ninfe, con quei lumi in mano
[109]
Non scese mai con sì veloce moto
[138]
forse con intenzion sana e benigna,
[150]
m’apparve con le ciglia intorno pronte;
67. Purgatorio • Canto XXXIII
[18]
quando con li occhi li occhi mi percosse;
[19]
e con tranquillo aspetto «Vien più tosto»,
[45]
con quel gigante che con lei delinque.
[59]
con bestemmia di fatto offende a Dio,
[103]
E più corusco e con più lenti passi
[135]
donnescamente disse: «Vien con lui».
68. Paradiso • Canto I
[17]
assai mi fu; ma or con amendue
[35]
forse di retro a me con miglior voci
[39]
che quattro cerchi giugne con tre croci,
[40]
con miglior corso e con migliore stella
[65]
fissa con li occhi stava; e io in lei
[78]
con l’armonia che temperi e discerni,
[101]
li occhi drizzò ver’ me con quel sembiante
[114]
con istinto a lei dato che la porti.
69. Paradiso • Canto II
[30]
«che n’ha congiunti con la prima stella».
70. Paradiso • Canto III
[31]
Però parla con esse e odi e credi;
[42]
Ond’ ella, pronta e con occhi ridenti:
[50]
che, posta qui con questi altri beati,
[67]
Con quelle altr’ ombre pria sorrise un poco;
[94]
così fec’ io con atto e con parola,
[101]
con quello sposo ch’ogne voto accetta
71. Paradiso • Canto IV
[11]
m’era nel viso, e ’l dimandar con ello,
[46]
e Santa Chiesa con aspetto umano
[57]
con intenzion da non esser derisa.
[134]
con reverenza, donna, a dimandarvi
[137]
ai voti manchi sì con altri beni,
[139]
Beatrice mi guardò con li occhi pieni
[142]
e quasi mi perdei con li occhi chini.
72. Paradiso • Canto V
[13]
Tu vuo’ saper se con altro servigio,
[54]
se con altra materia si converta.
[63]
sodisfar non si può con altra spesa.
[129]
che si vela a’ mortai con altrui raggi».
73. Paradiso • Canto VI
[18]
mi dirizzò con le parole sue.
[22]
Tosto che con la Chiesa mossi i piedi,
[31]
perché tu veggi con quanta ragione
[74]
Bruto con Cassio ne l’inferno latra,
[79]
Con costui corse infino al lito rubro;
[80]
con costui puose il mondo in tanta pace,
[87]
con occhio chiaro e con affetto puro;
[92]
poscia con Tito a far vendetta corse
74. Paradiso • Canto VII
[12]
che mi diseta con le dolci stille’.
[33]
con l’atto sol del suo etterno amore.
[54]
del qual con gran disio solver s’aspetta.
[84]
contra mal dilettar con giuste pene.
[99]
con umiltate obedïendo poi,
[103]
Dunque a Dio convenia con le vie sue
[105]
dico con l’una, o ver con amendue.
75. Paradiso • Canto VIII
[59]
di Rodano poi ch’è misto con Sorga,
[102]
ma esse insieme con la lor salute:
76. Paradiso • Canto IX
[50]
tal signoreggia e va con la testa alta,
[123]
che s’acquistò con l’una e l’altra palma,
77. Paradiso • Canto X
[1]
Guardando nel suo Figlio con l’Amore
[5]
con tant’ ordine fé, ch’esser non puote
[31]
con quella parte che sù si rammenta
[34]
e io era con lui; ma del salire
[57]
con tutto ’l suo gradir cotanto presto,
[107]
quel Pietro fu che con la poverella
[123]
già de l’ottava con sete rimani.
[143]
tin tin sonando con sì dolce nota,
78. Paradiso • Canto XI
[11]
con Bëatrice m’era suso in cielo
[29]
con quel consiglio nel quale ogne aspetto
[48]
per grave giogo Nocera con Gualdo.
[68]
con Amiclate, al suon de la sua voce,
[72]
ella con Cristo pianse in su la croce.
[86]
con la sua donna e con quella famiglia
79. Paradiso • Canto XII
[17]
per lo patto che Dio con Noè puose,
[24]
luce con luce gaudïose e blande,
[44]
con due campioni, al cui fare, al cui dire
[97]
Poi, con dottrina e con volere insieme,
[98]
con l’officio appostolico si mosse
[133]
Ugo da San Vittore è qui con elli,
80. Paradiso • Canto XIII
[66]
con seme e sanza seme il ciel movendo.
[72]
e voi nascete con diverso ingegno.
[99]
con contingente mai necesse fenno;
[109]
Con questa distinzion prendi ’l mio detto;
[110]
e così puote star con quel che credi
81. Paradiso • Canto XIV
[11]
né con la voce né pensando ancora,
[14]
vostra sustanza, rimarrà con voi
[32]
di quelli spirti con tal melodia,
[84]
sol con mia donna in più alta salute.
[88]
Con tutto ’l core e con quella favella
[94]
ché con tanto lucore e tanto robbi
[117]
la gente con ingegno e arte acquista.
[129]
che mi legasse con sì dolci vinci.
82. Paradiso • Canto XV
[65]
con perpetüa vista e che m’asseta
[77]
col caldo e con la luce è sì iguali,
[96]
tu li raccorci con l’opere tue.
[125]
favoleggiava con la sua famiglia
83. Paradiso • Canto XVI
[9]
lo tempo va dintorno con le force.
[32]
così con voce più dolce e soave,
[33]
ma non con questa moderna favella,
[92]
con quel de la Sannella, quel de l’Arca,
[131]
avvegna che con popol si rauni
[148]
Con queste genti, e con altre con esse,
[151]
Con queste genti vid’io glorïoso
84. Paradiso • Canto XVII
[34]
ma per chiare parole e con preciso
[63]
con la qual tu cadrai in questa valle;
[76]
Con lui vedrai colui che ’mpresso fue,
85. Paradiso • Canto XVIII
[114]
con poco moto seguitò la ’mprenta.
[127]
Già si solea con le spade far guerra;
86. Paradiso • Canto XIX
[1]
Parea dinanzi a me con l’ali aperte
[30]
che ’l vostro non l’apprende con velame.
[35]
move la testa e con l’ali si plaude,
[39]
con canti quai si sa chi là sù gaude.
[51]
che non ha fine e sé con sé misura.
[81]
con la veduta corta d’una spanna?
[128]
segnata con un i la sua bontate,
87. Paradiso • Canto XX
[55]
L’altro che segue, con le leggi e meco,
[83]
mi pinse con la forza del suo peso:
[85]
Poi appresso, con l’occhio più acceso,
[99]
e, vinta, vince con sua beninanza.
[148]
con le parole mover le fiammette.
88. Paradiso • Canto XXI
[2]
de la mia donna, e l’animo con essi,
[24]
contrapesando l’un con l’altro lato.
[66]
col dire e con la luce che mi ammanta;
[115]
che pur con cibi di liquor d’ulivi
89. Paradiso • Canto XXII
[6]
con la sua voce, che ’l suol ben disporre,
[24]
più s’abbellivan con mutüi rai.
[60]
ti veggia con imagine scoverta».
[89]
e io con orazione e con digiuno,
[101]
con un sol cenno su per quella scala,
[115]
con voi nasceva e s’ascondeva vosco
[152]
volgendom’ io con li etterni Gemelli,
90. Paradiso • Canto XXIII
[8]
e con ardente affetto il sole aspetta,
[56]
che Polimnïa con le suore fero
[125]
con la sua cima, sì che l’alto affetto
[138]
e con l’antico e col novo concilio,
91. Paradiso • Canto XXIV
[23]
si volse con un canto tanto divo,
[119]
con la tua mente, la bocca t’aperse
[132]
non moto, con amore e con disio;
92. Paradiso • Canto XXV
[7]
con altra voce omai, con altro vello
[53]
non ha con più speranza, com’ è scritto
[76]
Tu mi stillasti, con lo stillar suo,
[125]
tanto con li altri, che ’l numero nostro
[126]
con l’etterno proposito s’agguagli.
[127]
Con le due stole nel beato chiostro
[131]
si quïetò con esso il dolce mischio
93. Paradiso • Canto XXVI
[51]
con quanti denti questo amor ti morde».
[61]
con la predetta conoscenza viva,
[69]
dicea con li altri: «Santo, santo, santo!».
[140]
fu’ io, con vita pura e disonesta,
94. Paradiso • Canto XXVII
[38]
con voce tanto da sé trasmutata,
[61]
Ma l’alta provedenza, che con Scipio
[72]
che fatto avien con noi quivi soggiorno.
[89]
con la mia donna sempre, di ridure
[131]
che poi divora, con la lingua sciolta,
[134]
la madre sua, che, con loquela intera,
95. Paradiso • Canto XXVIII
[9]
con esso come nota con suo metro;
[20]
parrebbe luna, locata con esso
[21]
come stella con stella si collòca.
[47]
con l’ordine ch’io veggio in quelle rote,
[84]
con le bellezze d’ogne sua paroffia;
[119]
con tre melode, che suonano in tree
[130]
E Dïonisio con tanto disio
[139]
con altro assai del ver di questi giri».
96. Paradiso • Canto XXIX
[35]
nel mezzo strinse potenza con atto
[53]
che tu discerni, con tanto diletto,
[62]
con grazia illuminante e con lor merto,
[89]
con men disdegno che quando è posposta
[93]
chi umilmente con essa s’accosta.
[115]
Ora si va con motti e con iscede
97. Paradiso • Canto XXX
[14]
per che tornar con li occhi a Bëatrice
[37]
con atto e voce di spedito duce
[53]
accoglie in sé con sì fatta salute,
[144]
non anderà con lui per un cammino.
98. Paradiso • Canto XXXI
[55]
e volgeami con voglia rïaccesa
[60]
vestito con le genti glorïose.
[97]
vola con li occhi per questo giardino;
[122]
con li occhi, vidi parte ne lo stremo
[130]
e a quel mezzo, con le penne sparte,
[141]
li suoi con tanto affetto volse a lei,
99. Paradiso • Canto XXXII
[9]
con Bëatrice, sì come tu vedi.
[43]
ma per l’altrui, con certe condizioni:
[77]
con l’innocenza, per aver salute,
[103]
qual è quell’ angel che con tanto gioco
[115]
Ma vieni omai con li occhi sì com’ io
[129]
che s’acquistò con la lancia e coi clavi,
[149]
e tu mi seguirai con l’affezione,
100. Paradiso • Canto XXXIII
[26]
tanto, che possa con li occhi levarsi
[38]
vedi Beatrice con quanti beati
[86]
legato con amore in un volume,