Concordanze nella Divina Commedia di Dante (beta)

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1. Inferno • Canto I

[50] sembiava carca ne la sua magrezza,
[53] con la paura ch’uscia di sua vista,
[95] non lascia altrui passar per la sua via,
[105] e sua nazion sarà tra feltro e feltro.
[125] perch’ i’ fu’ ribellante a la sua legge,
[126] non vuol che ’n sua città per me si vegna.
[128] quivi è la sua città e l’alto seggio:

2. Inferno • Canto II

[27] di sua vittoria e del papale ammanto.
[57] con angelica voce, in sua favella:
[91] I’ son fatta da Dio, sua mercé, tale,

3. Inferno • Canto III

[19] E poi che la sua mano a la mia puose

4. Inferno • Canto IV

[81] l’ombra sua torna, ch’era dipartita».
[126] che con Lavina sua figlia sedea.

5. Inferno • Canto V

[32] mena li spirti con la sua rapina;
[56] che libito fé licito in sua legge,
[59] che succedette a Nino e fu sua sposa:

6. Inferno • Canto VI

[98] ripiglierà sua carne e sua figura,

7. Inferno • Canto VII

[96] volve sua spera e beata si gode.

8. Inferno • Canto VIII

[47] bontà non è che sua memoria fregi:
[48] così s’è l’ombra sua qui furïosa.

10. Inferno • Canto X

[40] Com’ io al piè de la sua tomba fui,
[75] né mosse collo, né piegò sua costa;
[84] incontr’ a’ miei in ciascuna sua legge?».

11. Inferno • Canto XI

[44] biscazza e fonde la sua facultade,
[48] e spregiando natura e sua bontade;
[100] dal divino ’ntelletto e da sua arte;
[108] prender sua vita e avanzar la gente;
[110] per sé natura e per la sua seguace

12. Inferno • Canto XII

[75] del sangue più che sua colpa sortille».

13. Inferno • Canto XIII

[108] ciascuno al prun de l’ombra sua molesta».
[113] sente ’l porco e la caccia a la sua posta,
[145] sempre con l’arte sua la farà trista;

14. Inferno • Canto XIV

[59] e me saetti con tutta sua forza:
[106] La sua testa è di fin oro formata,

15. Inferno • Canto XV

[29] e chinando la mano a la sua faccia,
[95] però giri Fortuna la sua rota
[96] come le piace, e ’l villan la sua marra».

16. Inferno • Canto XVI

[38] Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita

17. Inferno • Canto XVII

[10] La faccia sua era faccia d’uom giusto,
[22] lo bivero s’assetta a far sua guerra,
[25] Nel vano tutta sua coda guizzava,

18. Inferno • Canto XVIII

[65] de la sua scurïada, e disse: «Via,
[71] e vòlti a destra su per la sua scheggia,

19. Inferno • Canto XIX

[43] Lo buon maestro ancor de la sua anca
[92] ch’ei ponesse le chiavi in sua balìa?

20. Inferno • Canto XX

[50] per sua dimora; onde a guardar le stelle

22. Inferno • Canto XXII

[77] a lui, ch’ancor mirava sua ferita,

23. Inferno • Canto XXIII

[107] per conservar sua pace; e fummo tali,

24. Inferno • Canto XXIV

[5] l’imagine di sua sorella bianca,
[6] ma poco dura a la sua penna tempra,
[49] sanza la qual chi sua vita consuma,
[85] Più non si vanti Libia con sua rena;
[109] erba né biado in sua vita non pasce,

25. Inferno • Canto XXV

[110] che si perdeva là, e la sua pelle

26. Inferno • Canto XXVI

[27] la faccia sua a noi tien meno ascosa,

27. Inferno • Canto XXVII

[5] ne fece volger li occhi a la sua cima
[9] che l’avea temperato con sua lima,
[97] a guerir de la sua superba febbre;

31. Inferno • Canto XXXI

[14] che, contra sé la sua via seguitando,
[58] La faccia sua mi parea lunga e grossa
[60] e a sua proporzione eran l’altre ossa;
[92] di sua potenza contra ’l sommo Giove»,

32. Inferno • Canto XXXII

[137] sappiendo chi voi siete e la sua pecca,

33. Inferno • Canto XXXIII

[145] che questi lasciò il diavolo in sua vece
[155] trovai di voi un tal, che per sua opra

34. Inferno • Canto XXXIV

[38] quand’ io vidi tre facce a la sua testa!

35. Purgatorio • Canto I

[21] velando i Pesci ch’erano in sua scorta.
[38] fregiavan sì la sua faccia di lume,
[59] ma per la sua follia le fu sì presso,
[70] Or ti piaccia gradir la sua venuta:
[126] ond’ io, che fui accorto di sua arte,

36. Purgatorio • Canto II

[110] l’anima mia, che, con la sua persona

37. Purgatorio • Canto III

[140] in sua presunzïon, se tal decreto

38. Purgatorio • Canto IV

[97] E com’ elli ebbe sua parola detta,
[111] che se pigrizia fosse sua serocchia».

39. Purgatorio • Canto V

[34] Se per veder la sua ombra restaro,
[114] per la virtù che sua natura diede.
[129] poi di sua preda mi coperse e cinse».
[136] disposando m’avea con la sua gemma».

40. Purgatorio • Canto VI

[80] sol per lo dolce suon de la sua terra,

41. Purgatorio • Canto VII

[108] de la sua palma, sospirando, letto.
[110] sanno la vita sua viziata e lorda,
[135] per cui e Alessandria e la sua guerra

42. Purgatorio • Canto VIII

[73] Non credo che la sua madre più m’ami,

43. Purgatorio • Canto IX

[4] di gemme la sua fronte era lucente,
[57] sì l’agevolerò per la sua via”.
[65] e che muta in conforto sua paura,

44. Purgatorio • Canto X

[22] Da la sua sponda, ove confina il vano,
[75] mosse Gregorio a la sua gran vittoria;

45. Purgatorio • Canto XI

[45] al montar sù, contra sua voglia, è parco».

46. Purgatorio • Canto XII

[6] quantunque può, ciascun pinger sua barca»;
[50] come Almeon a sua madre fé caro

47. Purgatorio • Canto XIII

[87] che ’l disio vostro solo ha in sua cura,

48. Purgatorio • Canto XIV

[3] e apre li occhi a sua voglia e coverchia?».
[80] tanto sua grazia, non ti sarò scarso;
[106] Federigo Tignoso e sua brigata,
[144] che dovria l’uom tener dentro a sua meta.

49. Purgatorio • Canto XV

[46] Per ch’elli a me: «Di sua maggior magagna

50. Purgatorio • Canto XVI

[10] Sì come cieco va dietro a sua guida
[40] E se Dio m’ha in sua grazia rinchiuso,
[41] tanto che vuol ch’i’ veggia la sua corte
[81] la mente in voi, che ’l ciel non ha in sua cura.
[100] per che la gente, che sua guida vede
[140] s’io nol togliessi da sua figlia Gaia.

51. Purgatorio • Canto XVII

[27] ne la sua vista, e cotal si moria;
[29] Estèr sua sposa e ’l giusto Mardoceo,
[53] e per soverchio sua figura vela,
[102] contra ’l fattore adovra sua fattura.
[117] ch’el sia di sua grandezza in basso messo;

52. Purgatorio • Canto XVIII

[29] per la sua forma ch’è nata a salire
[30] là dove più in sua matera dura,
[37] però che forse appar la sua matera

53. Purgatorio • Canto XIX

[25] Ancor non era sua bocca richiusa,
[102] lo titol del mio sangue fa sua cima.

54. Purgatorio • Canto XX

[65] la sua rapina; e poscia, per ammenda,
[80] veggio vender sua figlia e patteggiarne
[105] fece la voglia sua de l’oro ghiotta;
[107] che seguì a la sua dimanda gorda,

55. Purgatorio • Canto XXI

[21] chi v’ha per la sua scala tanto scorte?».
[28] l’anima sua, ch’è tua e mia serocchia,

56. Purgatorio • Canto XXII

[12] pur che la fiamma sua paresse fore;
[144] ch’a la sua bocca, ch’or per voi risponde.

57. Purgatorio • Canto XXIII

[3] chi dietro a li uccellin sua vita perde,
[44] ma ne la voce sua mi fu palese
[69] che si distende su per sua verdura.
[75] quando ne liberò con la sua vena».
[127] Tanto dice di farmi sua compagna

58. Purgatorio • Canto XXIV

[15] ne l’alto Olimpo già di sua corona».

59. Purgatorio • Canto XXV

[5] ma vassi a la via sua, che che li appaia,
[51] ciò che per sua matera fé constare.
[64] sì che per sua dottrina fé disgiunto
[74] in sua sustanzia, e fassi un’alma sola,
[99] segue lo spirto sua forma novella.
[100] Però che quindi ha poscia sua paruta,

60. Purgatorio • Canto XXVI

[42] perché ’l torello a sua lussuria corra».
[70] che ciascun’ ombra fece in sua paruta;
[122] e così ferman sua oppinïone

62. Purgatorio • Canto XXVIII

[27] piegava l’erba che ’n sua ripa uscìo.
[42] ond’ era pinta tutta la sua via.
[89] per sua cagion ciò ch’ammirar ti face,
[94] Per sua difalta qui dimorò poco;
[95] per sua difalta in pianto e in affanno
[110] che de la sua virtute l’aura impregna

64. Purgatorio • Canto XXX

[9] al carro volse sé come a sua pace;
[14] surgeran presti ognun di sua caverna,
[35] tempo era stato ch’a la sua presenza
[115] questi fu tal ne la sua vita nova
[137] a la salute sua eran già corti,

65. Purgatorio • Canto XXXI

[17] da troppa tesa, la sua corda e l’arco,
[134] era la sua canzone, «al tuo fedele
[141] sì di Parnaso, o bevve in sua cisterna,

66. Purgatorio • Canto XXXII

[30] che fé l’orbita sua con minore arco.
[40] La coma sua, che tanto si dilata
[87] nova sedere in su la sua radice.
[115] e ferì ’l carro di tutta sua forza;

67. Purgatorio • Canto XXXIII

[86] c’hai seguitata, e veggi sua dottrina
[126] fatt’ ha la mente sua ne li occhi oscura.
[129] la tramortita sua virtù ravviva».
[131] ma fa sua voglia de la voglia altrui

68. Paradiso • Canto I

[4] Nel ciel che più de la sua luce prende

69. Paradiso • Canto II

[75] fora di sua materia sì digiuno
[136] così l’intelligenza sua bontate
[138] girando sé sovra sua unitate.
[148] conforme a sua bontà, lo turbo e ’l chiaro».

70. Paradiso • Canto III

[45] che vuol simile a sé tutta sua corte.
[78] e se la sua natura ben rimiri.
[85] E ’n la sua volontade è nostra pace:
[105] e promisi la via de la sua setta.

71. Paradiso • Canto IV

[52] Dice che l’alma a la sua stella riede,
[55] e forse sua sentenza è d’altra guisa
[65] ha men velen, però che sua malizia
[84] e fece Muzio a la sua man severo,

72. Paradiso • Canto V

[19] «Lo maggior don che Dio per sua larghezza
[20] fesse creando, e a la sua bontate
[55] Ma non trasmuti carco a la sua spalla
[66] come Ieptè a la sua prima mancia;
[83] de la sua madre, e semplice e lascivo

73. Paradiso • Canto VI

[19] Io li credetti; e ciò che ’n sua fede era,
[29] la mia risposta; ma sua condizione
[37] Tu sai ch’el fece in Alba sua dimora
[90] gloria di far vendetta a la sua ira.
[141] mendicando sua vita a frusto a frusto,

74. Paradiso • Canto VII

[4] Così, volgendosi a la nota sua,
[7] ed essa e l’altre mossero a sua danza,
[27] dannando sé, dannò tutta sua prole;
[39] da via di verità e da sua vita.
[69] la sua imprenta quand’ ella sigilla.
[78] di sua nobilità convien che caggia.
[82] e in sua dignità mai non rivene,
[91] o che Dio solo per sua cortesia
[93] avesse sodisfatto a sua follia.
[104] riparar l’omo a sua intera vita,

75. Paradiso • Canto VIII

[8] quella per madre sua, questo per figlio,
[54] quasi animal di sua seta fasciato.
[80] per lui, o per altrui, sì ch’a sua barca
[82] La sua natura, che di larga parca
[99] sua provedenza in questi corpi grandi.
[128] a la cera mortal, fa ben sua arte,
[141] fuor di sua regïon, fa mala prova.

76. Paradiso • Canto IX

[3] che ricever dovea la sua semenza;

77. Paradiso • Canto X

[54] sensibil t’ha levato per sua grazia».
[88] qual ti negasse il vin de la sua fiala

78. Paradiso • Canto XI

[50] più sua rattezza, nacque al mondo un sole,
[57] de la sua gran virtute alcun conforto;
[61] e dinanzi a la sua spirital corte
[68] con Amiclate, al suon de la sua voce,
[86] con la sua donna e con quella famiglia
[91] ma regalmente sua dura intenzione
[93] primo sigillo a sua religïone.
[113] raccomandò la donna sua più cara,

79. Paradiso • Canto XII

[12] quando Iunone a sua ancella iube,
[43] e, come è detto, a sua sposa soccorse
[59] sì la sua mente di viva vertute
[77] trovato in terra da la sua nutrice,
[80] oh madre sua veramente Giovanna,
[108] e vinse in campo la sua civil briga,
[113] di sua circunferenza, è derelitta,
[115] La sua famiglia, che si mosse dritta

80. Paradiso • Canto XIII

[28] Compié ’l cantare e ’l volger sua misura;
[35] quando la sua semenza è già riposta,
[58] per sua bontate il suo raggiare aduna,
[74] e fosse il cielo in sua virtù supprema,

81. Paradiso • Canto XIV

[40] La sua chiarezza séguita l’ardore;
[54] sì che la sua parvenza si difende;
[106] ma chi prende sua croce e segue Cristo,
[116] talvolta l’ombra che, per sua difesa,

82. Paradiso • Canto XV

[114] la donna sua sanza ’l viso dipinto;
[119] de la sua sepultura, e ancor nulla
[125] favoleggiava con la sua famiglia
[140] ed el mi cinse de la sua milizia,

83. Paradiso • Canto XVI

[11] in che la sua famiglia men persevra,
[39] a rinfiammarsi sotto la sua pianta.
[102] dorata in casa sua già l’elsa e ’l pome.
[147] vittima ne la sua pace postrema.

84. Paradiso • Canto XVII

[67] Di sua bestialitate il suo processo
[83] parran faville de la sua virtute
[141] la sua radice incognita e ascosa,

85. Paradiso • Canto XVIII

[56] tanto gioconde, che la sua sembianza
[60] s’accorge che la sua virtute avanza,
[79] Prima, cantando, a sua nota moviensi;

86. Paradiso • Canto XIX

[55] non pò da sua natura esser possente
[78] ov’ è la colpa sua, se ei non crede?”.
[123] sì che non può soffrir dentro a sua meta.
[128] segnata con un i la sua bontate,
[134] la sua scrittura fian lettere mozze,

87. Paradiso • Canto XX

[23] prende sua forma, e sì com’ al pertugio
[72] ben che sua vista non discerna il fondo».
[92] apprende ben, ma la sua quiditate
[99] e, vinta, vince con sua beninanza.
[111] sì che potesse sua voglia esser mossa.

89. Paradiso • Canto XXII

[6] con la sua voce, che ’l suol ben disporre,
[102] sì sua virtù la mia natura vinse;

90. Paradiso • Canto XXIII

[42] e fuor di sua natura in giù s’atterra,
[116] tanto distante, che la sua parvenza,
[120] che si levò appresso sua semenza.
[125] con la sua cima, sì che l’alto affetto
[137] di Dio e di Maria, di sua vittoria,

91. Paradiso • Canto XXIV

[17] mente danzando, de la sua ricchezza
[66] e questa pare a me sua quiditate».

92. Paradiso • Canto XXV

[66] perché la sua bontà si disasconda,
[73] ‘Sperino in te’, ne la sua tëodia
[92] ne la sua terra fia di doppia vesta:
[93] e la sua terra è questa dolce vita;
[116] mosser la vista sua di stare attenta

93. Paradiso • Canto XXVI

[122] de la sua strada novecento trenta

94. Paradiso • Canto XXVII

[13] e tal ne la sembianza sua divenne,
[108] quinci comincia come da sua meta;
[134] la madre sua, che, con loquela intera,

95. Paradiso • Canto XXVIII

[84] con le bellezze d’ogne sua paroffia;
[107] quanto la sua veduta si profonda

96. Paradiso • Canto XXIX

[16] in sua etternità di tempo fore,
[45] sanza sua perfezion fosser cotanto.

97. Paradiso • Canto XXX

[32] più dietro a sua bellezza, poetando,
[36] l’ardüa sua matera terminando,
[54] per far disposto a sua fiamma il candelo».
[84] molto tardato da l’usanza sua,
[90] di sua lunghezza divenuta tonda.
[102] che solo in lui vedere ha la sua pace.
[104] in tanto che la sua circunferenza
[106] Fassi di raggio tutta sua parvenza

98. Paradiso • Canto XXXI

[34] veggendo Roma e l’ardüa sua opra,
[138] lo minimo tentar di sua delizia.

99. Paradiso • Canto XXXII

[86] più si somiglia, ché la sua chiarezza
[134] tanto contenta di mirar sua figlia,

100. Paradiso • Canto XXXIII

[6] non disdegnò di farsi sua fattura.
[15] sua disïanza vuol volar sanz’ ali.
[32] di sua mortalità co’ prieghi tuoi,
[141] da un fulgore in che sua voglia venne.