Concordanze nella Divina Commedia di Dante (beta)

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2. Inferno • Canto II

[20] ch’e’ fu de l’alma Roma e di suo impero
[68] e con ciò c’ha mestieri al suo campare,
[97] Questa chiese Lucia in suo dimando
[106] Non odi tu la pieta del suo pianto,

3. Inferno • Canto III

[117] per cenni come augel per suo richiamo.
[129] ben puoi sapere omai che ’l suo dir suona».

4. Inferno • Canto IV

[49] «uscicci mai alcuno, o per suo merto
[56] d’Abèl suo figlio e quella di Noè,

5. Inferno • Canto V

[22] Non impedir lo suo fatale andare:

7. Inferno • Canto VII

[35] per lo suo mezzo cerchio a l’altra giostra.
[48] in cui usa avarizia il suo soperchio».
[87] suo regno come il loro li altri dèi.

9. Inferno • Canto IX

[3] più tosto dentro il suo novo ristrinse.
[13] ma nondimen paura il suo dir dienne,

10. Inferno • Canto X

[13] Suo cimitero da questa parte hanno
[34] Io avea già il mio viso nel suo fitto;
[111] che ’l suo nato è co’ vivi ancor congiunto;
[126] E io li sodisfeci al suo dimando.
[136] che ’nfin là sù facea spiacer suo lezzo.

11. Inferno • Canto XI

[35] nel prossimo si danno, e nel suo avere
[50] del segno suo e Soddoma e Caorsa
[99] come natura lo suo corso prende

12. Inferno • Canto XII

[131] lo fondo suo, infin ch’el si raggiunge

13. Inferno • Canto XIII

[33] e ’l tronco suo gridò: «Perché mi schiante?».
[61] che dal secreto suo quasi ogn’ uom tolsi;

14. Inferno • Canto XIV

[9] che dal suo letto ogne pianta rimove.
[52] Se Giove stanchi ’l suo fabbro da cui
[72] sono al suo petto assai debiti fregi.
[82] Lo fondo suo e ambo le pendici
[101] del suo figliuolo, e per celarlo meglio,

15. Inferno • Canto XV

[25] E io, quando ’l suo braccio a me distese,

17. Inferno • Canto XVII

[65] segnato avea lo suo sacchetto bianco,
[132] dal suo maestro, disdegnoso e fello;

18. Inferno • Canto XVIII

[6] di cui suo loco dicerò l’ordigno.
[134] al drudo suo quando disse “Ho io grazie

19. Inferno • Canto XIX

[87] suo re, così fia lui chi Francia regge».
[111] fin che virtute al suo marito piacque.

20. Inferno • Canto XX

[58] Poscia che ’l padre suo di vita uscìo
[87] e visse, e vi lasciò suo corpo vano.

21. Inferno • Canto XXI

[11] chi fa suo legno novo e chi ristoppa
[34] L’omero suo, ch’era aguto e superbo,

22. Inferno • Canto XXII

[83] ch’ebbe i nemici di suo donno in mano,
[121] Lo Navarrese ben suo tempo colse;
[137] così volse li artigli al suo compagno,

23. Inferno • Canto XXIII

[50] portandosene me sovra ’l suo petto,
[51] come suo figlio, non come compagno.
[81] e poi secondo il suo passo procedi».

24. Inferno • Canto XXIV

[14] in poco d’ora, e prende suo vincastro
[54] se col suo grave corpo non s’accascia.

25. Inferno • Canto XXV

[117] e ’l misero del suo n’avea due porti.

27. Inferno • Canto XXVII

[14] dal principio nel foco, in suo linguaggio
[59] al modo suo, l’aguta punta mosse
[88] ché ciascun suo nimico era cristiano,
[130] Quand’ elli ebbe ’l suo dir così compiuto,

28. Inferno • Canto XXVIII

[9] di Puglia, fu del suo sangue dolente
[19] e qual forato suo membro e qual mozzo
[95] d’un suo compagno e la bocca li aperse,
[141] dal suo principio ch’è in questo troncone.

29. Inferno • Canto XXIX

[132] e l’Abbagliato suo senno proferse.

30. Inferno • Canto XXX

[18] e del suo Polidoro in su la riva
[105] col braccio suo, che non parve men duro,
[136] Qual è colui che suo dannaggio sogna,

31. Inferno • Canto XXXI

[5] d’Achille e del suo padre esser cagione
[81] come ’l suo ad altrui, ch’a nullo è noto».

32. Inferno • Canto XXXII

[25] Non fece al corso suo sì grosso velo

33. Inferno • Canto XXXIII

[16] Che per l’effetto de’ suo’ mai pensieri,
[25] m’avea mostrato per lo suo forame
[45] e per suo sogno ciascun dubitava;
[130] come fec’ ïo, il corpo suo l’è tolto
[132] mentre che ’l tempo suo tutto sia vòlto.
[146] nel corpo suo, ed un suo prossimano

34. Inferno • Canto XXXIV

[35] e contra ’l suo fattore alzò le ciglia,

35. Purgatorio • Canto I

[81] per lo suo amore adunque a noi ti piega.

36. Purgatorio • Canto II

[3] Ierusalèm col suo più alto punto;
[11] come gente che pensa a suo cammino,
[18] che ’l muover suo nessun volar pareggia.
[97] ché di giusto voler lo suo si face:

38. Purgatorio • Canto IV

[63] che sù e giù del suo lume conduce,

39. Purgatorio • Canto V

[97] Là ’ve ’l vocabol suo diventa vano,

40. Purgatorio • Canto VI

[20] dal corpo suo per astio e per inveggia,
[69] e quella non rispuose al suo dimando,
[81] di fare al cittadin suo quivi festa;
[151] ma con dar volta suo dolore scherma.

41. Purgatorio • Canto VII

[78] come dal suo maggiore è vinto il meno.
[101] fu meglio assai che Vincislao suo figlio
[127] Tant’ è del seme suo minor la pianta,

42. Purgatorio • Canto VIII

[69] lo suo primo perché, che non lì è guado,
[83] nel suo aspetto, di quel dritto zelo

43. Purgatorio • Canto IX

[3] fuor de le braccia del suo dolce amico;
[15] forse a memoria de’ suo’ primi guai,
[116] d’un color fora col suo vestimento;

44. Purgatorio • Canto X

[15] rigiunse al letto suo per ricorcarsi,
[36] ch’aperse il ciel del suo lungo divieto,

45. Purgatorio • Canto XI

[10] Come del suo voler li angeli tuoi
[60] non so se ’l nome suo già mai fu vosco.
[84] l’onore è tutto or suo, e mio in parte.
[136] e lì, per trar l’amico suo di pena,

46. Purgatorio • Canto XII

[85] Io era ben del suo ammonir uso

47. Purgatorio • Canto XIII

[6] se non che l’arco suo più tosto piega.

48. Purgatorio • Canto XIV

[31] ché dal principio suo, ov’ è sì pregno
[45] dirizza prima il suo povero calle.
[90] fatto s’è reda poi del suo valore.
[91] E non pur lo suo sangue è fatto brullo,

49. Purgatorio • Canto XV

[5] essere al sol del suo corso rimaso;

50. Purgatorio • Canto XVI

[93] se guida o fren non torce suo amore.

51. Purgatorio • Canto XVII

[57] e col suo lume sé medesmo cela.
[86] del suo dover, quiritta si ristora;
[107] amor del suo subietto volger viso,
[115] È chi, per esser suo vicin soppresso,

52. Purgatorio • Canto XVIII

[1] Posto avea fine al suo ragionamento
[15] ogne buono operare e ’l suo contraro».
[45] se dritta o torta va, non è suo merto».
[94] cotal per quel giron suo passo falca,
[124] perché suo figlio, mal del corpo intero,
[126] ha posto in loco di suo pastor vero».

53. Purgatorio • Canto XIX

[22] Io volsi Ulisse del suo cammin vago
[101] una fiumana bella, e del suo nome

54. Purgatorio • Canto XX

[87] e nel vicario suo Cristo esser catto.

56. Purgatorio • Canto XXII

[51] con esso insieme qui suo verde secca;
[54] per lo contrario suo m’è incontrato».

57. Purgatorio • Canto XXIII

[87] la Nella mia con suo pianger dirotto.

58. Purgatorio • Canto XXIV

[68] volgendo ’l viso, raffrettò suo passo,
[142] L’aspetto suo m’avea la vista tolta;

60. Purgatorio • Canto XXVI

[57] col sangue suo e con le sue giunture.
[104] tutto m’offersi pronto al suo servigio
[137] e dissi ch’al suo nome il mio disire

61. Purgatorio • Canto XXVII

[2] là dove il suo fattor lo sangue sparse,
[83] lungo il pecuglio suo queto pernotta,
[105] dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
[141] e fallo fora non fare a suo senno:

62. Purgatorio • Canto XXVIII

[66] dal figlio fuor di tutto suo costume.
[78] a l’umana natura per suo nido,
[113] per sé e per suo ciel, concepe e figlia
[140] l’età de l’oro e suo stato felice,

63. Purgatorio • Canto XXIX

[41] e Uranìe m’aiuti col suo coro
[48] non perdea per distanza alcun suo atto,
[54] di mezza notte nel suo mezzo mese.

64. Purgatorio • Canto XXX

[5] di suo dover, come ’l più basso face

65. Purgatorio • Canto XXXI

[2] volgendo suo parlare a me per punta,
[21] e la voce allentò per lo suo varco.
[54] dovea poi trarre te nel suo disio?
[73] ch’io non levai al suo comando il mento;
[82] Sotto ’l suo velo e oltre la rivera
[87] più nel suo amor, più mi si fé nemica.
[126] e ne l’idolo suo si trasmutava.

66. Purgatorio • Canto XXXII

[56] di suo color ciascuna, pria che ’l sole
[74] che del suo pome li angeli fa ghiotti
[81] e al maestro suo cangiata stola;
[91] E se più fu lo suo parlar diffuso,

67. Purgatorio • Canto XXXIII

[17] lo decimo suo passo in terra posto,
[26] dinanzi a suo maggior parlando sono,
[60] che solo a l’uso suo la creò santa.

68. Paradiso • Canto I

[7] perché appressando sé al suo disire,
[42] più a suo modo tempera e suggella.
[52] così de l’atto suo, per li occhi infuso
[67] Nel suo aspetto tal dentro mi fei,
[122] del suo lume fa ’l ciel sempre quïeto

69. Paradiso • Canto II

[78] nel suo volume cangerebbe carte.
[87] lo suo contrario più passar non lassi;
[111] che ti tremolerà nel suo aspetto.
[114] l’esser di tutto suo contento giace.

70. Paradiso • Canto III

[54] letizian del suo ordine formati.
[84] com’ a lo re che ’n suo voler ne ’nvoglia.
[102] che caritate a suo piacer conforma.
[104] fuggi’mi, e nel suo abito mi chiusi
[116] contra suo grado e contra buona usanza,

71. Paradiso • Canto IV

[60] in alcun vero suo arco percuote.
[104] dal padre suo, la propria madre spense,

72. Paradiso • Canto V

[17] e sì com’ uom che suo parlar non spezza,
[30] tal quale io dico; e fassi col suo atto.
[56] per suo arbitrio alcun, sanza la volta
[62] per suo valor che tragga ogne bilancia,
[70] onde pianse Efigènia il suo bel volto,
[84] seco medesmo a suo piacer combatte!».
[88] Lo suo tacere e ’l trasmutar sembiante
[137] dentro al suo raggio la figura santa;

73. Paradiso • Canto VI

[56] redur lo mondo a suo modo sereno,
[81] che fu serrato a Giano il suo delubro.

74. Paradiso • Canto VII

[26] freno a suo prode, quell’ uom che non nacque,
[31] u’ la natura, che dal suo fattore
[33] con l’atto sol del suo etterno amore.
[35] questa natura al suo fattore unita,
[81] per che del lume suo poco s’imbianca;
[86] nel seme suo, da queste dignitadi,

75. Paradiso • Canto VIII

[1] Solea creder lo mondo in suo periclo
[60] per suo segnore a tempo m’aspettava,
[105] sì come cosa in suo segno diretta.
[133] Natura generata il suo cammino

76. Paradiso • Canto IX

[14] ver’ me si fece, e ’l suo voler piacermi
[23] del suo profondo, ond’ ella pria cantava,
[53] de l’empio suo pastor, che sarà sconcia
[93] che fé del sangue suo già caldo il porto.
[128] che pria volse le spalle al suo fattore

77. Paradiso • Canto X

[1] Guardando nel suo Figlio con l’Amore
[30] e col suo lume il tempo ne misura,
[36] anzi ’l primo pensier, del suo venire.
[39] che l’atto suo per tempo non si sporge.
[57] con tutto ’l suo gradir cotanto presto,
[108] offerse a Santa Chiesa suo tesoro.

78. Paradiso • Canto XI

[19] «Così com’ io del suo raggio resplendo,
[31] però che andasse ver’ lo suo diletto
[35] due principi ordinò in suo favore,
[111] ch’el meritò nel suo farsi pusillo,
[115] e del suo grembo l’anima preclara
[116] mover si volle, tornando al suo regno,
[117] e al suo corpo non volle altra bara.
[124] Ma ’l suo pecuglio di nova vivanda

79. Paradiso • Canto XII

[4] e nel suo giro tutta non si volse
[30] parer mi fece in volgermi al suo dove;
[72] elesse a l’orto suo per aiutarlo.
[79] Oh padre suo veramente Felice!
[101] l’impeto suo, più vivamente quivi

80. Paradiso • Canto XIII

[56] dal suo lucente, che non si disuna
[58] per sua bontate il suo raggiare aduna,
[137] correr lo mar per tutto suo cammino,

81. Paradiso • Canto XIV

[8] del suo parlare e di quel di Beatrice,
[42] quant’ ha di grazia sovra suo valore.

82. Paradiso • Canto XV

[22] né si partì la gemma dal suo nastro,
[38] giunse lo spirto al suo principio cose,
[41] ma per necessità, ché ’l suo concetto

83. Paradiso • Canto XVI

[37] al suo Leon cinquecento cinquanta
[60] ma come madre a suo figlio benigna,
[152] e giusto il popol suo, tanto che ’l giglio

84. Paradiso • Canto XVII

[36] chiuso e parvente del suo proprio riso:
[67] Di sua bestialitate il suo processo

85. Paradiso • Canto XVIII

[1] Già si godeva solo del suo verbo
[36] che fa in nube il suo foco veloce».
[45] com’ occhio segue suo falcon volando.
[66] suo si discarchi di vergogna il carco,
[106] e quïetata ciascuna in suo loco,

86. Paradiso • Canto XIX

[29] la divina giustizia fa suo specchio,
[43] non poté suo valor sì fare impresso
[44] in tutto l’universo, che ’l suo verbo
[56] tanto, che suo principio discerna
[66] od ombra de la carne o suo veleno.

87. Paradiso • Canto XX

[21] mostrando l’ubertà del suo cacume.
[29] per lo suo becco in forma di parole,
[40] ora conosce il merto del suo canto,
[41] in quanto effetto fu del suo consiglio,
[59] dal suo bene operar non li è nocivo,
[66] del suo fulgore il fa vedere ancora.
[83] mi pinse con la forza del suo peso:
[121] tutto suo amor là giù pose a drittura:

88. Paradiso • Canto XXI

[11] che ’l tuo mortal podere, al suo fulgore,
[15] raggia mo misto giù del suo valore.
[26] cerchiando il mondo, del suo caro duce
[80] che del suo mezzo fece il lume centro,

89. Paradiso • Canto XXII

[90] e Francesco umilmente il suo convento;
[98] al suo collegio, e ’l collegio si strinse;
[135] tal, ch’io sorrisi del suo vil sembiante;

90. Paradiso • Canto XXIII

[22] Pariemi che ’l suo viso ardesse tutto,
[63] come chi trova suo cammin riciso.

91. Paradiso • Canto XXIV

[87] che nel suo conio nulla mi s’inforsa».

92. Paradiso • Canto XXV

[76] Tu mi stillasti, con lo stillar suo,

93. Paradiso • Canto XXVI

[13] Io dissi: «Al suo piacere e tosto e tardo
[33] altro non è ch’un lume di suo raggio,
[83] vagheggia il suo fattor l’anima prima

94. Paradiso • Canto XXVII

[96] quando mi volsi al suo viso ridente.
[105] che Dio parea nel suo volto gioire:
[115] Non è suo moto per altro distinto,

95. Paradiso • Canto XXVIII

[9] con esso come nota con suo metro;
[15] quandunque nel suo giro ben s’adocchi,
[44] e sappi che ’l suo muovere è sì tosto
[86] la donna mia del suo risponder chiaro,
[91] L’incendio suo seguiva ogne scintilla;

96. Paradiso • Canto XXIX

[14] ch’esser non può, ma perché suo splendore
[28] così ’l triforme effetto del suo sire
[29] ne l’esser suo raggiò insieme tutto
[87] l’amor de l’apparenza e ’l suo pensiero!
[109] Non disse Cristo al suo primo convento:

97. Paradiso • Canto XXX

[21] che solo il suo fattor tutta la goda.
[23] più che già mai da punto di suo tema
[28] Dal primo giorno ch’i’ vidi il suo viso
[33] come a l’ultimo suo ciascuno artista.
[51] del suo fulgor, che nulla m’appariva.
[109] E come clivo in acqua di suo imo
[147] là dove Simon mago è per suo merto,

98. Paradiso • Canto XXXI

[3] che nel suo sangue Cristo fece sposa;
[9] là dove suo laboro s’insapora,
[33] rotante col suo figlio ond’ ella è vaga,
[44] nel tempio del suo voto riguardando,
[50] d’altrui lume fregiati e di suo riso,
[102] però ch’i’ sono il suo fedel Bernardo».
[140] nel caldo suo caler fissi e attenti,

99. Paradiso • Canto XXXII

[1] Affetto al suo piacer, quel contemplante
[64] le menti tutte nel suo lieto aspetto
[65] creando, a suo piacer di grazia dota
[144] quant’ è possibil per lo suo fulgore.

100. Paradiso • Canto XXXIII

[5] nobilitasti sì, che ’l suo fattore
[29] più ch’i’ fo per lo suo, tutti miei prieghi
[85] Nel suo profondo vidi che s’interna,
[130] dentro da sé, del suo colore stesso,